Città del Vaticano, 3 gen. (TMNews) – “Sulle violenze che prendono a pretesto la religione e massacrano i fedeli tante volte la Santa Sede e Benedetto XVI hanno alzato la voce, senza fare distinzione se le vittime fossero musulmane o cristiane”: lo scrive il direttore dell”Osservatore romano’ Giovanni Maria Vian, in un editoriale di prima pagina del giornale vaticano dedicato alla strage di fronte alla chiesa copta di Alessandria d’Egitto.
“Richiamando la celebrazione del sinodo delle Chiese del Medio Oriente – scrive Vian nell’editoriale intitolato ‘Il sangue dei fedeli’ – Benedetto XVI ha ricordato la saggezza del consigliere del mufti del Libano quando questi ha detto: ‘Con il ferimento dei cristiani veniamo feriti noi stessi. Purtroppo, però, questa e analoghe voci della ragione, per le quali siamo profondamente grati, sono – ha aggiunto il Papa – troppo deboli. Anche qui l’ostacolo è il collegamento tra avidità di lucro ed accecamento ideologico’. Molte voci di solidarietà e di ragionevolezza sono venute dopo la strage di Alessandria da musulmani, ebrei e cristiani, in diverse parti del mondo, e questo è un segno di speranza. Che dà ragione alle parole di Benedetto XVI e alla sua tenace volontà rivolta alla convivenza: ‘L’essere umano è uno solo e l’umanità è una sola. Ciò che in qualsiasi luogo viene fatto contro l’uomo alla fine ferisce tutti’. Perché versare il sangue dei fedeli, di ogni credente e di ogni creatura umana – conclude Vian – offende Dio”.
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