Varese – «La nostra priorità va al miglioramento della rete ferroviaria». Con queste parole il candidato del Pd alla presidenza della Regione Lombardia, Umberto Ambrosoli, intende mettere in chiaro una volta per tutte i punti del suo programma e le priorità.
L’ammodernamento della rete ferroviaria è per Ambrosoli una delle priorità. E come dargli torto, visto che l’incubo della settimana nera di dicembre sulle linee TreNord prosegue in tutta la Lombardia con cronici e costanti ritardi sulle linee ferroviarie.
Tutta colpa della disfatta del nuovo sistema informatico “Goal rail” mai collaudato prima della sua ufficiale attivazione. Ma a pagarne le conseguenze non sono solo i pendolari, ma anche i ferrovieri. Infatti, quando TreNord di fronte al blackout del nuovo sistema informatici ha deciso di tornare al vecchio software, tutti i dati sulle prestazioni del personale sono andati dispersi: straordinari, lavoro notturno, festivi, diaria di trasferta e condotta. Così, i ferrovieri si sono ritrovati in busta paga anche 200 o 330 euro in meno.
Ma il restyling della rete ferroviaria non è l’unico obiettivo di Ambrosoli. Nel programma sono presenti una serie di proposte in merito alle grandi opere infrastrutturali bloccate o non completate anche per carenza dei finanziamenti necessari. E il candidato presidente del Pd, ci tiene a compiere delle precisazioni e smentire chi sostiene il contrario. Tra questi, Ambrosoli
punta il dito verso l’assessore uscente per le infrastrutture, Raffaele Cattaneo «il quale, forse per far dimenticare la grave situazione di impasse in cui lascia molti piani di sviluppo della mobilità, dai treni dei pendolari ai cantieri sospesi, sostiene posizioni del tutto fantasiose sui nostri programmi, e dichiara che non vorrei la Pedemontana, la Brebemi e la Tem».
Il candidato del Pd riconosce la grande importanza che queste infrastrutture per il tessuto produttivo e per il sistema della mobilità regionale, ma una valutazione sul proseguo dei lavori va fatta su più fronti. «Noi sosteniamo che tutte le iniziative e le grandi opere che hanno cantieri aperti e sono in fase avanzata di completamento vanno portate a termine, e assegniamo a questo obiettivo una chiara priorità, pur nella scarsità di risorse finanziarie che condiziona tutte queste opere. Certo avremo la necessaria attenzione nel valutare, con il supporto di un soggetto indipendente, costi e benefici dei singoli interventi sul piano economico, ambientale e sociale, prima di decidere se andare avanti o meno». V.des.
p.rossetti
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