Si è conclusa la fuga di Elia Del Grande, 50 anni, rintracciato la sera del 12 novembre dai carabinieri del Ros, supportati dai reparti operativi di Varese e Modena, nei piani superiori della sua abitazione di Cadrezzate, in via Matteotti. Del Grande era evaso il 30 ottobre scorso da un’altra struttura di “casa lavoro” a Castelfranco Emilia. Ora è stato trasferito alla Casa di reclusione “Giuseppe Montalto” di Alba, dove continuerà a scontare la misura. La sua udienza davanti al magistrato di Sorveglianza di Modena è fissata per il 26 novembre.
Durante la perquisizione della sua abitazione, gli investigatori hanno sequestrato due telefoni cellulari e una chiavetta USB, oggetti di cui verrà approfondita l’analisi. La legale di Del Grande, Raffaella Servidio, ha precisato che per il fuggitivo non sono contestati nuovi reati: l’evasione comporta la ripartenza della misura di sicurezza per l’intero periodo residuo, circa sei mesi, secondo quanto previsto dall’articolo 214 del codice penale.
È invece indagata una donna, considerata l’ultima compagna di Del Grande, per “procurata inosservanza di misure di sicurezza detentive” (articolo 391 c.p.), reato punibile con una pena massima di due anni. La donna è difesa d’ufficio dall’avvocato Massimiliano Carnelli, che non ha ancora avuto colloqui con l’assistita. Gli investigatori concentrano le loro attenzioni sul materiale sequestrato nella casa di Del Grande, che potrebbe fornire elementi rilevanti sul coinvolgimento della donna.
Secondo la legale di Del Grande, la strategia difensiva sarà definita durante l’udienza, anche con possibilità di partecipazione in videoconferenza, in base a quanto stabilirà il magistrato sulla sede in cui far scontare la misura.












