Elisabetta Pozzi è Giovanna d’Arco «Donna unica che sa dare lezioni»

In anteprima nazionale al Sacro Monte “Giovanna d’Arco”.

Lo spettacolo sarà presentato domani, alle 21, sulla terrazza del Mosè in cima alla Via Sacra nell’ambito del festival “Tra Sacro e Sacro Monte”.

Speciale interprete è l’attrice genovese Elisabetta Pozzi con la regia di Andrea Chiodi.

Un magico incontro fra poesia, teatro e musica sulle parole di Maria Luisa Spaziani.

In scena anche Simonetta Cartia e Francesca Porrini, musiche di Daniele D’Angelo, scene di Matteo Patrucco, costumi di Ilaria Ariemme, disegno luci di Marco Grisa. La produzione è della Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte di Varese.

È interessante, mi piace molto come è costruito con otto classici endecasillabi sciolti in una ballata popolare. Lo spettacolo vorrebbe ricordare le narrazioni delle gesta degli antichi crociati con la vicenda del personaggio di Giovanna d’Arco.

Una storia interessante fatta di tanti elementi chiaramente di ispirazione religiosa che ha dentro di sé una sorta di divisione e che sente le voci. Una storia che giunge nitida, chiara e forte al pubblico e lo interpella. Una vicenda che nel finale differisce da quella che si conosce.

Giovanna d’Arco sfugge al rogo dopo il processo d’inquisizione per eresia. Salvata senza rendersene conto è come depauperata del suo destino di vittima. Ma capisce che la sua fine deve essere quella della fiamma, continuando a chiedere a Dio cosa deve fare, va incontro alle fiamme per riunirsi al suo destino.

Sicuramente sì, parla alle donne di oggi. Giovanna D’Arco fa un lavoro tipicamente maschile e tutti la osteggiano, la prendono in giro e fa il triplo di fatica, ma riesce a vincere le battaglie. È un personaggio forte e la sua determinazione a salvare il Paese dall’invasore è inesorabile. Capita un poco quello che succede anche adesso: il popolo non li vuole, ma chi sta a “corte” dà indicazioni diverse.

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