Emergenza abitativa a Gallarate La sala civica lascia spazio alle case

GALLARATE Non a Cascinetta, ma tra Arnate e Madonna in Campagna. E senza più sala civica, così da lasciare più spazio agli alloggi, tanto più necessari alla luce delle 590 richieste di case popolari in attesa sulla scrivania dell’assessore ai Servizi sociali Margherita Silvestrini. La giunta di centrosinistra ha deciso di “spostare” gli appartamenti e le case di edilizia popolare che saranno costruite in relazione a quello che il piano di governo del territorio individua come l’ambito di trasformazione 16. Si tratta dell’intervento di recupero di quell’edificio in via Trombini che apparteneva alle suore Canossiane.

L’obiettivo del privato è quello di realizzare nuove abitazioni. Il progetto prevede però l’abbattimento di circa ottomila metri cubi di edificio in quella parte che si affaccia verso il centro della gioventù. Una volumetria che, stando al Pgt vigente, la proprietà potrà recuperare in via Curtatone, costruendo edifici in social housing. Ovvero appartamenti messi in vendita ad un canone agevolato, concordato con il Comune. Ai quali si aggiungono altri 2000 metri cubi, dei quali 1.300 destinati ad alloggi Erp e 700 ad una sala civica. L’esecutivo di centrosinistra, che dai banchi dell’opposizione aveva contestato la scelta di costruire nuove case popolari in via Curtatone, ha quindi deciso di trasferire l’intervento all’angolo tra via Aleardi e via Mastalli.

Non solo. «Vista la situazione di tensione abitativa», spiega il delegato all’Urbanistica e vicesindaco Angelo Senaldi, «pensiamo sia necessario incrementare al massimo la disponibilità di appartamenti da assegnare». Per questo si è deciso di eliminare la sala civica, che oltretutto in questa nuova collocazione si sarebbe trovata a metà strada tra i

centri dei due quartieri, in una posizione «ancora più periferica». Quella della giunta è però solo una linea di indirizzo. Toccherà al consiglio comunale ratificare la decisione, con una variante al pgt, che dovrebbe arrivare nell’aula di Palazzo Broletto, questo l’auspicio di Senaldi, «entro la fine del mese di marzo». R. Sap.

b.melazzini

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