Emergenze in montagna e aree impervie: nasce l’alleanza operativa tra Vigili del Fuoco e Soccorso Alpino

Firmato a Roma un protocollo nazionale per interventi più rapidi e coordinati
Condivisione di mezzi, formazione e sale operative al centro dell’accordo

Rendere più efficace e tempestiva la risposta alle emergenze in montagna, nelle grotte e nelle aree impervie: è questo l’obiettivo del nuovo protocollo d’intesa siglato a Roma tra il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico.

L’accordo è stato firmato il 15 dicembre presso il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, alla presenza dei vertici delle due organizzazioni e dei rappresentanti istituzionali. A sottoscrivere il documento sono stati il prefetto Attilio Visconti, capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, e Maurizio Dellantonio, presidente del Soccorso Alpino, affiancati dal capo del Corpo dei Vigili del Fuoco Eros Mannino. Presenti anche il capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano e Marco Ghimenti, direttore centrale per l’Emergenza dei Vigili del Fuoco. L’intesa è stata fortemente sostenuta dai ministri dell’Interno Matteo Piantedosi e della Protezione Civile Nello Musumeci.

Il protocollo punta a rafforzare in modo strutturato la collaborazione già esistente sul territorio, prevedendo azioni operative concrete: scambio costante di informazioni tra le sale operative, allertamento coordinato delle risorse, utilizzo condiviso di mezzi e attrezzature, programmi di addestramento congiunti e analisi comuni sugli interventi effettuati.

«È un risultato importante, fondato sulla condivisione, ha sottolineato Attilio Visconti. Credo molto nel ruolo dei prefetti come facilitatori sul territorio, capaci di favorire il dialogo e creare unità d’intenti anche al di fuori delle emergenze».

Sulla stessa linea Maurizio Dellantonio, che ha evidenziato come l’accordo renda finalmente strutturale una collaborazione già consolidata: «Mettiamo a sistema esperienze, procedure e formazione, rafforzando un lavoro che da anni funziona sul campo».

A definire l’intesa una “pietra miliare” è stato infine Eros Mannino: «Un accordo che chiarisce le linee di indirizzo, favorisce lo scambio di informazioni e apre a un monitoraggio costante, fondamentale per migliorare l’efficacia degli interventi».

Un passo avanti significativo per la sicurezza e la gestione delle emergenze in contesti complessi, dove il coordinamento tra competenze diverse può fare la differenza.