BUSTO ARSIZIO Cda Enel, Gianfranco Tosi fa poker. Ma manca l’“asso” della presidenza. Il nome dell’ex sindaco di Busto, da 9 anni nel consiglio d’amministrazione del colosso elettrico, era rimbalzato più volte nel “toto-nomine” sulle società del Tesoro ma anche stavolta è rimasto “in panchina”. «Lo dicevo già due mesi fa che uscire così presto sui giornali era un autogol – ammette Tosi – i rumors hanno rafforzato coloro che spingevano per dare meno visibilità e potenzialità
agli uomini vicini alla Lega. Però la riconferma nel Cda è positiva». Un po’ di amaro in bocca per il mancato salto di gradino fino alla presidenza dell’Enel (incarico per il quale è stato designato il bocconiano Paolo Andrea Colombo), ma anche la consapevolezza di una significativa conferma nella stanza dei bottoni di una delle aziende più importanti, mentre altri nomi come l’ex ministro Fantozzi sono rimasti esclusi. «L’accordo trovato sulle nomine va al di là dei singoli – spiega Tosi – è frutto di una mediazione politica. L’opportunità di un quarto mandato rappresenta un segnale di continuità e attesta il buon lavoro svolto finora. Che potrà continuare, insieme ai progetti già avviati». Un salto di qualità dienderà dalle deleghe operative: «Gli incarichi verranno definiti nel primo consiglio dopo la nomina, il 29».
Andrea Aliverti
m.lualdi
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