L’Europa sta vivendo un’epidemia senza precedenti di malattie trasmesse dalle zanzare. Tra queste spiccano il virus West Nile e il Chikungunya, con l’Italia che emerge come il Paese più colpito a livello continentale per quanto riguarda il primo patogeno. Dal gennaio al 13 agosto l’Italia ha registrato 274 casi confermati di infezione da virus West Nile, pari all’82 per cento del totale europeo, e tutti i 19 decessi censiti in Europa sono avvenuti nel nostro territorio.
In parallelo si contano ben 27 focolai di Chikungunya in Europa nel corso del 2025, un record che evidenzia l’espansione geografica della malattia, favorita dalla presenza ormai capillare della zanzara tigre nelle regioni del continente. La Francia ha registrato il maggior numero di casi, mentre il contagio locale è comparso per la prima volta anche in regioni tradizionalmente non a rischio, come l’Alsazia.
L’Agenzia europea per la prevenzione e il controllo delle malattie parla di una «nuova normalità», attribuendo il fenomeno a cambiamenti climatici e ambientali. Estate più calde e prolungate, inverni meno rigidi e variazioni delle precipitazioni creano condizioni ideali per la proliferazione delle zanzare e per l’allunga delle stagioni di trasmissione.
Per contrastare il fenomeno sono già state attivate nuove linee guida su sorveglianza e prevenzione sanitaria che coinvolgono anche i Paesi meno abituati a gestire queste minacce. Sono raccomandate misure come l’utilizzo di repellenti, abiti coprenti all’alba e al tramonto, zanzariere, ventilatori e aria condizionata per proteggere anziani, bambini e soggetti fragili.