Desidero ricordare a tutti l’intuizione del compianto Sindaco di Samarate,il professor Ermanno Venco, che in occasione della Giornata della Memoria del 2005, decise di intitolare un giardino pubblico comunale agli “ Italiani giusti tra le Nazioni”, cioè a tutti quei nostri connazionali che, a rischio della loro vita e di quella dei loro cari, si prodigarono negli anni terribili tra il 1943 e il 1945 per mettere in salvo i fratelli di stirpe ebraica, letteralmente braccati dai nazisti e dai fascisti loro alleati. L’inaugurazione del giardino avvenne alla presenza dell’allora vice Presidente delle comunità ebraiche italiane, l’avv.
Claudio Morpurgo. L’Italia fu, anche e soprattutto per la presenza della Santa Sede e la massiccia e capillare rete sul territorio nazionale delle istituzioni religiose, nonché per l’eroismo di tante persone umili e sconosciute, lo stato belligerante dove la comunità israelitica riuscì a registrare un tasso di sopravvivenza tra i più alti d’Europa. Gli ebrei che vennero salvati in Italia furono circa 32000 su 39000. Il gesto del Sindaco Venco si rivela, a dieci anni di distanza, profetico e ancora più meritorio, alla luce di un antisemitismo dilagante in un’Europa immemore, senza identità e nichilista.