Ermolli sfiducia il segretario «Siamo un partito allo sbando»

VARESE L’area laica “sfiducia” il segretario cittadino del Pdl, il formigoniano Aldo Colombo. E apre la crisi interna al partito varesino, nell’aria da tempo ed esplosa sulla scia del caso Aspem Reti. «Ci troviamo in mancanza di indirizzi politici precisi da parte della segreteria politica – sottolinea l’ex vicesindaco Gian Paolo Ermolli – Assenza di indirizzi che si ripercuotono sull’attività amministrativa, dal momento che i nostri assessori e i nostri consiglieri comunali non hanno direttive per prendere posizioni unitarie sui diversi argomenti. Il risultato è che ognuno esce con una posizione personale, senza averla condivisa».Una “denuncia” non nuova. E infatti Ermolli cita «il documento, firmato da molti consiglieri, con il quale si chiedevano convocazioni più puntuali del coordinamento cittadino». L’attacco al segretario Colombo, motivato dal punto di vista dell’ex vicesindaco da una serie di problemi, arriva in ultima istanza a seguito della vicenda di Ciro Calemme, il numero uno di Aspem Reti, la cui prossima decadenza dal mandato è dovuta al ritardo con cui è stata fatta

la nomina. «Nessuno ha voluto accusare il sindaco Attilio Fontana – precisa Ermolli – In questa vicenda è vittima anche lui. Le nomine di Aspem Reti e Avt, che casualmente coinvolgevano due pidiellini laici (Calemme e Maurizio Marino) sono state presentate in ritardo al sindaco dai partiti, in particolare dal nostro. Ad aprile i partiti hanno presentato al sindaco i nomi per rinnovare i cda di Aspem spa e Varese Risorse» continua Ermolli. Società alla cui presidenza sono andati il leghista William Malnati e Giancarlo Di Ronco, del gruppo vicino a Raffaele Cattaneo.«Le nomine per Aspem reti e Avt sono state “bloccate” dal nostro stesso partito. Prima di portarle avanti, il nostro coordinatore, che da garante degli equilibri di tutto il Pdl si è messo a fare solo gli interessi della sua corrente, ci ha detto che occorrevano riequilibri politici al nostro interno» attacca l’esponente dell’area laica. «Noi abbiamo sempre tenuto separati gli ambiti politico e tecnico. Lo stesso non si può dire per gli altri».

Il servizio completo con le puntate precedenti sul giornale in edicola venerdì 9 novembre

s.bartolini

© riproduzione riservata