Il Codacons ha annunciato di aver depositato un esposto contro Lavoratti 1938, l’azienda dolciaria rilanciata nel 2022 dal conduttore televisivo Fabio Fazio insieme all’imprenditore Davide Petrini. Al centro della vicenda, una sanzione amministrativa di quasi 100mila euro inflitta nel febbraio 2024 dai Carabinieri per la Tutela Agroalimentare, a seguito di presunte irregolarità nell’etichettatura di alcuni prodotti.
Secondo quanto riportato da un’inchiesta del quotidiano La Verità, alcune confezioni di cioccolato riportavano denominazioni protette come “Pistacchio verde di Bronte” e “Nocciola di Giffoni”, ma in realtà gli ingredienti utilizzati non corrispondevano alle certificazioni Dop e Igp. In particolare, sarebbero stati impiegati pistacchi di generica origine siciliana e nocciole piemontesi. Da qui il sequestro di circa 1.200 confezioni di cioccolato e praline, il ritiro di oltre 5.000 etichette e tredici sanzioni amministrative.
Il Codacons ha avviato un’azione risarcitoria “a tutela dei consumatori coinvolti”, contestando l’uso ingannevole delle denominazioni protette e chiedendo il rimborso per chi ha acquistato prodotti con etichette non conformi.
La replica dell’azienda: “Tutto risolto, etichette corrette subito”
In una nota ufficiale, Alessia Parodi – amministratore delegato della società Dolcezze di Riviera Srl, titolare del marchio Lavoratti 1938 – ha chiarito che la sanzione è stata regolarizzata da oltre un anno. “La multa riguardava un’etichetta sulla Nocciola di Giffoni, considerata non conforme dai Carabinieri, nonostante un parere favorevole della Camera di Commercio di Torino”, ha spiegato.
Quanto al pistacchio, Parodi ha precisato che solo una piccola parte della produzione – 44 tavolette e 62 vasetti – conteneva pistacchio non certificato Dop, utilizzato per prove tecniche. “Tutto il resto è sempre stato prodotto con materie prime certificate e di alta qualità”, ha sottolineato. Infine, ha ribadito che il Sale Marino di Trapani utilizzato nei prodotti è regolarmente conforme alla certificazione Igp.
“È un attacco grave e lesivo per l’immagine dell’azienda”, ha concluso Parodi, lasciando intendere che potrebbero essere intraprese azioni legali in risposta alle accuse. “Continueremo a lavorare con la stessa serietà e attenzione che ci contraddistinguono”.