In data 21/10/2010 deposito cinquemila euro in un Buono Postale dematerializzato indicizzato all’inflazione. Dopo oltre quattro anni mi viene comunicato che il controvalore lordo al 31/12/2014 corrisponde ad un importo di 5,129,47. Decido di ritirare il tutto per non continuare in questa perdita legalizzata di valore. In data 24/1/2015 mi vengono restituiti i cinquemila euro e del rendimento di 129,47 in oltre quattro anni, me ne vengono corrisposti solo 41,09.Il resto viene trattenuto in ottemperanza alle varie disposizioni emesse dei nostri legislatori in questi anni e cioè 16,18 euro per la ritenuta fiscale del
12,5% e 72,20 euro per l’imposta di bollo introdotta dal governo Monti. Sembra che fra gli ultimi decreti emessi dall’attuale governo vi sia un aumento della ritenuta fiscale sugli interessi.Per contrastare i furti negli appartamenti qualcuno propone l’istituzione delle ronde di vicinato, ma per i furti nelle tasche dei risparmiatori non vedo alcuna proposta decente mentre ritengo che l’aver obbligato i cittadini ad eliminare il contante è diventato un comodo sistema legalizzato per fare cassa per consentire il mantenimento dei diritti acquisiti di politici e burocrati incapaci di restituire la fiducia nello Stato.