Evasione record da 29 milioni Imprenditore svizzero nei guai

VARESE Maxi evasione fiscale da 29 milioni di euro: denunciato un imprenditore svizzero. Galeotto fu quel terreno acquistato a Parma nel 2004 per un costo di quattro milioni di euro.Su quell’appezzamento l’immobiliare varesina avrebbe dovuto costruire un fabbricato industriale entro il 2006: stesso fabbricato sarebbe stato ceduto, sulla carta, a un mediatore e quindi venduto a una ditta di biscotti con sede a Parma. Del passaggio di denaro intercorso per l’operazione, tra il 2006 e il 2008, nulla è mai stato denunciato dall’immobiliare di Varese.I proventi delle vendite sono passati, come dire, sotto silenzio al fisco italiano, tra l’altro avvalendosi di diversi passaggi di proprietà sino a giungere all’imprenditore svizzero. In sintesi: l’immobiliare avrebbe venduto il capannone senza dichiarare quanto aveva incassato per la cessione, mentre sulla carta, dal 2006, l’immobiliare stessa aveva messo nero su bianco di completare e vendere entro sette anni il capannone in questione. Insomma una dichiarazione dei redditi a scoppio ritardato che la guardia di finanza di Varese non si è lasciata scappare. L’indagine è partita da controlli incrociati sui movimenti bancari dell’immobiliare. Controlli autorizzati dal governo. La fiamme gialle hanno immediatamente notato che grosse somme di denaro passavano di

conto in conto senza che nessuno ne dichiarasse il reddito ottenuto.Di qui l’ispezione: l’immobiliare non aveva a disposizione tutta la documentazione contabile in regola. I finanzieri hanno dovuto quindi ricostruire i movimenti contanti a mezzo dei conti correnti intestati alla società.Di qui si è risaliti al progetto. Prima l’acquisto del terreno a Parma, quindi la costruzione del fabbricato industriale, quindi l’impegno di altre aziende (soggette a controlli) ad acquistare l’immobile, poi il passaggio del progetto di mano in mano a diversi professionisti sino a giungere all’imprenditore svizzero che, non rinunaciando all’affare si è guadagnato una denuncia davanti alla procura di Varese, infine la cessione occulta del fabbricato. A quel punto il quadro per la gdf si è chiuso: la vendita del capannone non è mai stata dichiarata.L’immobiliare ha evaso tasse, tra il 2006 e il 2008, per un valore record (forse il più alto registrato in provincia di Varese) per 29 milioni di euro. Chi ha avvallato la vendita senza dichiarazione si è ritrovato con una denuncia. Sono in corso accertamenti ulteriori per verificare altre anomalie contabili a carico dell’immobiliare già vocata, tra l’altro, al fallimento. Gli accertamenti preseguono per verificare la regolarità di altre vendite.

s.bartolini

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