Evaso, caccia in tutta Italia «Cutrì è molto pericoloso»

È caccia all’uomo dopo l’evasione da film che lunedì pomeriggio a Gallarate ha portato alla fuga di Domenico Cutrì, condannato all’ergastolo con l’accusa di essere il mandante di un omicidio, e alla morte del fratello Antonino, rimasto ucciso nella sparatoria di viale Milano.

Ieri all’alba le perquisizioni sono arrivate anche in Calabria, terrà di origine del fuggiasco, dove il commando potrebbe aver riparato in cerca di un rifugio sicuro. Secondo i magistrati piemontesi Domenico Cutrì sarebbe «molto pericoloso». Anche per questo le ricerche vanno avanti senza sosta. Della banda però finora è stata ritrovata a Magenta soltanto l’auto con cui sono fuggiti, mentre nel Suv lasciato davanti al tribunale di Gallarate gli investigatori hanno rinvenuto un piccolo arsenale con armi cariche e pronte a sparare.

Gli inquirenti hanno ascoltato la madre di Cutrì: sarebbe stata proprio la donna a portare all’ospedale di Magenta il figlio Antonino moribondo. La donna ha raccontato come il fratello fosse ossessionato dall’idea di far scappare Domenico, tanto da pensare di organizzare un’evasione con l’elicottero. Intanto si delinea meglio il ritratto del criminale in fuga.

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