VARESE – Dopo le polemiche dei giorni scorsi, la Lega di Varese rompe il silenzio e rilancia il dibattito sulla riqualificazione dell’ex Caserma Garibaldi, rivendicando il ruolo centrale del partito – e in particolare di Roberto Maroni e Attilio Fontana – nella nascita del progetto.
Il partito, attraverso una nota firmata dal segretario cittadino Marco Bordonaro, dalla capogruppo Barbara Bison e dal consigliere comunale Stefano Angei, torna anche a chiedere che il futuro Polo culturale venga intitolato a Maroni.
Bordonaro: “Da Maroni e Fontana il progetto e i fondi”
«La Lega di Varese ringrazia il sindaco Galimberti e la sua giunta che – finalmente! – riconoscono i meriti della Lega e dell’impegno di Roberto Maroni e Attilio Fontana per la riqualificazione della Caserma Garibaldi», afferma Marco Bordonaro.
«Oltre ad essere stata acquisita dalla lungimirante giunta Fontana, la struttura ha beneficiato di un finanziamento di 30 milioni di euro per l’accordo di programma. Maroni e Fontana – ironizza Bordonaro – hanno lasciato i pezzi per costruire una Ferrari Testarossa, ma oggi si sta assemblando una Fiat Marea».
Il segretario leghista sottolinea poi che il progetto non deve limitarsi a una biblioteca:
«La nostra visione è quella di una caserma che diventi un progetto di rigenerazione urbana ampio e vitale, capace di “curare” una parte di città ferita dal degrado. Ma un immobile di tale importanza non può ridursi a semplici aule studio. E come si può parlare di polo culturale escludendo l’università?».
Bison: “Il progetto originario era più ampio e dinamico”
A sostenere questa linea è anche Barbara Bison, capogruppo della Lega in Consiglio comunale:
«Il progetto originario di Fontana nasceva dalla consapevolezza delle esigenze della città: riqualificare Piazza Repubblica a 360 gradi, con un nuovo teatro accanto alla caserma e spazi dedicati all’università, alla cultura e ai cittadini. Un comparto vivo, attrattivo, frequentato da studenti e docenti».
Bison ricorda inoltre le scelte diverse dell’attuale amministrazione:
«È stato questo Comune a decidere di non riqualificare il teatro di Piazza Repubblica, dirottando i fondi sul Politeama. Ora, però, con l’Università che torna interessata e la Camera di Commercio favorevole, esistono le condizioni per riaprire il confronto. Regione Lombardia – ne sono certa – sarebbe disponibile a valutare modifiche all’accordo di programma. Serve solo volontà politica e capacità di visione».
Angei: “Il Polo culturale si chiami Roberto Maroni”
A chiudere la nota è Stefano Angei, che rilancia la proposta già approvata dal Consiglio comunale:
«Vista la convergenza bipartisan nel riconoscere il ruolo di Roberto Maroni nelle grandi opere di Piazza Repubblica, è giunto il momento di intitolare ufficialmente l’ex Caserma Garibaldi a Roberto Maroni. La mia mozione è stata approvata all’unanimità: ora attendiamo che il Comune proceda con gli atti formali».













