Export, la Lombardia cresce ancora. Forte contributo di Varese: i settori che corrono di più

Buone notizie dal rapporto di Unioncamere Lombardia sul commercio nel primo trimestre 2022. I prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori spingono le esportazioni del nostro territorio (+55%) che va forte anche nei mezzi di trasporto (+75%). L'assessore Guidesi: "Ottimi risultati e margini di miglioramento per il futuro"

La Lombardia incrementa ancora il valore delle sue esportazioni: nel primo trimestre 2022 cresce del +4,9% (congiunturale) e tocca i 38,4 miliardi di euro. La crescita tendenziale (+26,3%) è diffusa in tutte le provincie lombarde.

Buone performance per tipologie di prodotto e aree geografiche, salvo alcune comprensibili difficoltà per Russia (-5,6%) Hong-Kong (-7,9%) e Ucraina (-26,4%). L’analisi dell’andamento delle quantità scambiate conferma il quadro positivo, con un incremento tendenziale del 22,2%.

E’ quanto emerge dal rapporto di Unioncamere Lombardia sul commercio nel primo trimestre 2022, pubblicato sul sito dell’associazione.

Assessore Guidesi: “Margini di miglioramento per il futuro”

“Ottimi risultati anche nel primo trimestre 2022 – sottolinea l’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi – segno che le aziende lombarde hanno un ottimo posizionamento sui mercati internazionali grazie alla qualità dei prodotti e all’offerta di servizi personalizzati per i clienti esteri”.

“Sono altresì convinto – prosegue – che a medio-lungo termine saremo in grado ulteriormente di migliorarci se presenteremo alle aziende lombarde, che ancora non esportano, strumenti di formazione e accompagnamento all’internazionalizzazione”.

“Questo evidentemente al netto di tutti quei fattori economici e geopolitici che – ha concluso – continuano a limitare il nostro potenziale perché imprevedibili e globali”.

Auricchio (Unioncamere): “Imprese lombarde incredibile capacità di adattarsi”

“Le imprese lombarde continuano a mostrare una incredibile capacità di adattarsi – ha commentato il presidente di Unioncamere Lombardia e di Assocamerestero Gian Domenico Auricchio – alle condizioni economiche in continua evoluzione: nonostante fattori negativi esogeni vecchi e nuovi, in particolare le crisi geo politiche, la locomotiva lombarda continua a procedere. Gli ordini acquisiti sino ad ora hanno sostenuto i livelli produttivi e i flussi di merci verso l’estero, anche se da soli questi dati non bastano a darci un quadro completamente positivo per le incognite su costi e prezzi”.

I numeri dell’export lombardo per settori e province

L’incremento a due cifre interessa tutte le provincie lombarde che mostrano differenze sostanziali in base alle tipologie di prodotto più esportate, fattore che influisce sui risultati complessivi. L’export di metalli di base e prodotti in metallo è determinante per le provincie di Brescia (+45%), Cremona (+52%), Lecco (+37%), Mantova (+45%), Sondrio (+48%) e Bergamo (+33%). Le sostanze e prodotti chimici rivestono particolare importanza per il risultato di Bergamo (+30%) e Pavia (+56%).

Il forte contributo di Varese

I prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori danno il maggior contributo positivo alle esportazioni di Como (+41%), Milano (+38%) e Varese (+55%). Per Varese un forte contributo positivo proviene anche dai mezzi di trasporto (+75%). Lodi rimane specializzata nell’export di computer e apparecchiature elettroniche, che registrano un incremento dell’export del 46%. Infine la provincia di Monza e Brianza deve il risultato positivo principalmente all’export di articoli farmaceutici in fortissima crescita (+111%).