Ezio fotografa il Varese Tutta “colpa” di suo zio

Ezio Foto Varese Calcio alias Ezio Macchi è un tipo giusto, come direbbe il Paninaro. Varesino doc, tifoso sfegatato del Varese, è titolare di ben quattro profili Facebook di cui due hanno assolto in pieno le cinquemila richieste di amicizia.

Quindicimila contatti in totale, gestisce in contemporanea anche quattro gruppi di tifosi – fra cui la pagina social dell’AS Varese 1910, con ottomila iscritti – più la pagina fan ufficiale del Presidente Laurenza. I suoi post danno notizie in tempo reale sulle evoluzioni della squadra, tipo la corsa al cardiopalma verso Roma di Laurenza e D’Aniello per l’iscrizione alla B: la pagina del fanclub è stata letteralmente intasata di like, commenti e scongiuri bosino style, fino all’ora X della salvezza. Ma chi è l’autore della rassegna stampa biancorossa più seguita del web?

Ezio respira l’aria del Franco Ossola sin da bambino ed è nipote d’arte: suo zio, fiorista, fu uno degli sponsor storici del Varese in serie A. «Mi portava sempre allo stadio: lo seguivamo anche in trasferta. Ricordo le mitiche imprese di Bettega, Anastasi, Fascetti. Mi sono fatto una cultura pazzesca in quel periodo e da allora ho sempre tifato Varese, anche se ammetto che la Juve è la mia seconda squadra».

Ezio oggi è alle soglie della pensione ma da cinque anni, con una macchina fotografica semiprofessionale – ci tiene a precisarlo – segue il Varese in lungo e in largo nelle sue prestazioni. È, in parole povere, il fotografo amatoriale delle tifoserie col benestare della dirigenza; colui che pur non interferendo con i professionisti del settore della stampa – ad ognuno il suo mestiere – racconta attraverso gli scatti la partita vissuta dalle tribune.

Possiede un archivio impressionante di immagini che si riferiscono tutte all’ultimo lustro: ben 140.000 fotografie di spalti, partite, festeggiamenti e anche momenti meno gioiosi.

«Non voglio assolutamente sottrarre spazio ai veri professionisti: il mio intento non è quello di vendere le foto. Il mio archivio è accessibile a chiunque, anzi ne sto costruendo uno anche su Twitter. Semplicemente, metto insieme i ricordi che legano la tifoseria al Varese. È come se stessi scrivendone la storia attraverso le foto, ovviamente dal mio punto di vista e da quello dei tifosi».

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