Ezio Macchi e la pelle biancorossa «La città è il Varese»

Si chiama Ezio Macchi, ma per molti è ormai “Ezio Foto Varese Calcio”, tanto è stretto il suo legame con i colori biancorossi. Difficile, quasi impossibile, che un vero tifoso del Varese non sia mai stato immortalato in qualche suo scatto: il suo archivio contiene 140mila immagini colte prima, durante e dopo le partite del Varese.

In questi giorni, sulle sue pagine Facebook (la prima ha velocemente superato il limite dei 5mila contatti), Ezio sta pubblicando le foto dei tifosi che si stanno facendo immortalare con la faccia colorata di biancorosso e il cartello “Orgogliosi dei nostri colori”: una splendida carrellata di volti varesini che sostengono la campagna abbonamenti #pellebiancorossa.

«Sono già 280, ma conto di arrivare a mille entro la fine della campagna abbonamenti – dice Ezio – Questi scatti sono stati realizzati in giro per la città, nei bar, nei ristoranti: sono tutti contenti di fare una foto per incitare il Varese. Naturalmente non tutti vengono allo stadio: ma anche chi non frequenta abitualmente Masnago porta nel cuore i colori biancorossi».

La cosa non sorprende: quando c’è da dare una mano al Varese, i tifosi sono sempre in prima linea, come dimostra il grande successo della lotteria organizzata dal club Passione Biancorossa insieme alla curva Nord: «È così da sempre: al Varese vogliono bene tutti – aggiunge Ezio – Poi, certo, ci sono i fedelissimi che vengono sempre allo stadio e quelli che arrivano solo nelle occasioni importanti. Però è innegabile che il Varese sia un patrimonio della città».

Dopo aver scongiurato lo spettro della sparizione dal calcio che conta, il Varese si appresta a vivere una stagione che si annuncia allo stesso tempo tosta ma stimolante.

«Io lo definisco l’anno della rinascita – afferma il tifoso fotografo – Chiaramente l’obiettivo primario deve essere la salvezza. Ma questo nuovo Varese mi piace. Una squadra giovane con tre o quattro elementi di esperienza: possiamo fare bene. Credo sia sempre meglio avere un gruppo forte e coeso, piuttosto che un organico imbottito di grossi nomi che poi magari litigano tra di loro e rompono lo spogliatoio. Ricordiamoci del Varese di Sannino, che era formato da giocatori poco conosciuti ma affamati, e che si sono fatti conoscere da tutti proprio con la nostra maglia addosso».

«Forza Caccia»

Il futuro non può che partire inevitabilmente dai giovani: «Per sopravvivere, dovremo sempre più fare affidamento su un vivaio in grado di sfornare giocatori che abbiano grinta e che ci mettano il cuore».

Un settore giovanile che sarà guidato da un indiscusso cuore biancorosso come Marco Caccianiga: «Il Caccia è un vero trascinatore – sottolinea Ezio Macchi – È vero che in quel ruolo gli manca un po’ d’esperienza, ma certamente ha le capacità per sviluppare bene il vivaio. E poi conosce come pochi altri i veri valori del Varese».

Insomma, le premesse per una “rinascita”, come la chiama Ezio, ci sono tutte. «Anche il presidente Laurenza è uno che ci mette l’anima, un tifoso ancora prima che un presidente. Per il Varese ci ha sempre messo la faccia e i soldi, questo gli va riconosciuto. Non si è certamente imbarcato in quest’avventura per fare business, ha una passione innegabile: è un vero “ardito”».

Tifoso del Varese fin da bambino, Ezio Macchi si appresta a vivere l’ennesima stagione al fianco dei colori biancorossi. Pronto a immortalare tante altre facce di tifosi e tifose. Come farà anche il prossimo 10 agosto al #pellebiancorossa day, il giorno della presentazione ufficiale del Varese e dell’amichevole con la Primavera della Juventus.n

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