Londra, 15 mag. (Ap) – I team della Formula 1 non cercano una rottura con la federazione internazionale (FIA), ma una soluzione condivisa. Ribadendo che al momento la sua Renault non ha intenzione di abbandonare il Mondiale, Flavio Briatore ha però sottolineato che i team “rappresentano la Formula 1” e che la FIA dovrebbe invece limitarsi al semplice ruolo di “arbitro”. La FIA ha invece imposto dal 2010 un tetto al budget
delle squadre che parteciperanno al Mondiale, scatenando la protesta dei grandi costruttori, capeggiati dalla Ferrari del presidente Luca Di Montezemolo, che è anche al vertice della Fota (l’associazione dei team), e che ha annunciato l’intenzione di ritirarsi. L’incontro in corso oggi all’aeroporto di Heatrow (Londra) tra i team, il presidente della FIA Max Mosley ed il patron del Mondiale Bernie Ecclestone, è stato indetto proprio per cercare di scongiurare drastiche decisioni.
Il termine ultimo per presentare domanda d’iscrizione al Mondiale del 2010 è stata fissata al 29 maggio: i team che volontariamente aderiranno al cap di 60 milioni di euro sul budget avranno come contropartita maggiore libertà tecnica. “Le regole le dovrebbero scrivere i team”, ha detto Briatore arrivando a Londra. “Non possono essere imposte da Mosley senza un confronto con noi. E’ un modo inaccettabile di lavorare. La FIA ci scaraventa addosso novità ogni settimana”. La Renault non vuole però lasciare il Mondiale, ha ribadito Briatore: “Noi siamo qui proprio perché vogliamo partecipare e preservare il futuro di questo sport. Stiamo vivendo un momento difficile ed è proprio per questo che una soluzione va trovata, a tutti i costi. Spero solo che Mosley ed i suoi uomini possano rivedere le loro decisioni per poter continuare a lavorare assieme in piena armonia”.
CAW
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