VARESE – Controllano un money transfer, trovano un’agenzia viaggi abusiva. Il blitz ha visto in azione gli agenti della polizia locale di Varese che hanno pizzicato un cittadino extracomunitario che prenotava voli in mezzo mondo senza avere alcuna autorizzazione a farlo lasciando a terra, è il caso di dirlo, alcuni clienti molto insoddisfatti. Per l’uomo scattano una multa da diecimila euro e la sospensione dell’attività. Quello appena eseguito è il primo controllo mirato effettuato dagli specialisti
di polizia commerciale dei vigili del capoluogo, che hanno controllato un’attività di “money transfer” in via Piave, gestita da un cittadino pachistano, regolare in tutto tranne che per il fatto di essersi messo a fare la biglietteria aerea senza requisiti ed autorizzazione. Attraverso un contratto con un’agenzia viaggi bolognese, alla quale aveva dichiarato di essere perfettamente in regola, il pachistano aveva ottenuto la possibilità di utilizzare la piattaforma informatica di emissione di biglietti aerei.
Oltre ad aver fornito false dichiarazioni agli operatori turistici dal capoluogo felsineo (sui quali opereranno controlli gli uomini della polizia locale bolognese), il pachistano ha operato senza aver mai acquisito la qualifica di direttore tecnico di agenzia e senza aver inviato agli uffici comunali la comunicazione di inizio attività.
«Lo scorso mese di ottobre, la Regione Lombardia ha emanato una nuova legge in materia di turismo, attribuendo ai Comuni nuovi poteri in materia di autorizzazioni alle attività ricettive e di servizi per il turismo, e conferendo anche nuove funzioni di controllo alle polizie municipali» spiega l’assessore alla Sicurezzacommentando l’operazione.
«Anche su questo fronte la nostra polizia locale non si è fatta cogliere impreparata, attivandosi immediatamente a seguito di una segnalazione pervenuta dai giorni scorsi, da parte di un operatore del settore e scovando un’agenzia viaggi che operava abusivamente in città». Al pachistano l’attività che di fatto è da considerarsi del tutto abusiva costerà una sanzione pecuniaria di diecimila euro oltre alla sospensione dell’attività.
«Anche in questo caso – continua l’assessore Piatti – abbiamo operato a tutela del consumatore che, sperando magari di poter risparmiare, finisce per affidarsi ad operatori non qualificati e non abilitati all’emissione di biglietti aerei, rischiando di buttare i propri quattrini».
E quindi conclude: «In casi come questo, a trarre beneficio dall’operato dei nostri vigili sono anche gli operatori turistici abilitati, la cui attività è danneggiata da forme di concorrenza sleale, come quella accertata».