VARESE Maurizio Lastrico porta al Teatro di Varese il suo ultimo spettacolo “Facciamo che io ero io”. Questa sera, alle 21, l’attore e comico genovese sarà in scena al teatro di piazza Repubblica a Varese con i suoi personaggi e il suo recitare astruso e divertente in endecasillabi alla maniera della Divina Commedia che ha conquistato il pubblico direttamente dal cast di Zelig. Sono ancora disponibili i biglietti per la platea a 23 euro, per la prima galleria a 20 euro e per la seconda a 17.In scena porta “Facciamo che io ero io”: cioè?È una frase che i bambini dicono quando si mettono a giocare. “Facciamo che io ero un pirata, un pittore…”. Nello spettacolo provo a buttare in gioco me stesso raccontandomi attraverso personaggi con l’impeto
di un bambino che si mette a giocare. Ci piaceva un titolo così.Cosa racconta nello spettacolo?Sono le cose che propongo a Zelig. Racconti e storie condensate che faccio quest’anno e alcune cose nuove che sto preparando, ma soprattutto giochi con il pubblico. Interazioni e poesie improvvisate in un mix con un filo conduttore.Quale?È un modo di raccontarsi, di raccontare le sfighe di tutti, del pubblico. La novità della sua comicità sono gli endecasillabi danteschi: com’è nata l’idea?Dalla scuola di recitazione dello stabile di Genova. Per entrare al primo anno e diplomarti dovevi preparare la Divina Commedia. Ho provato a recitarla e mi veniva bene, poi mi sono trovato a prenderla in giro in modo espressivo, e funzionava. È stata una conseguenza, uno dei tanti giochi che faccio.
L’intervista completa sul giornale in edicola venerdì 15 marzo
s.bartolini
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