Un problema sollevato già qualche mese fa da , consigliere di maggioranza Luinese e membro cittadino della Lega Nord, attraverso una mozione intitolata “La costituzione di un tavolo di cooperazione per lo studio ed iniziative utili ad ovviare alle gravi problematiche derivante il malcostume dei falsi invalidi”.
Il testo sottoposto al Consiglio comunale nel mese di luglio riporta: «A causa del costante periodo di crisi in cui l’Italia versa, sarebbe opportuno istituire un controllo più approfondito in materia di sprechi, anche sulla verifica di un’eventuale esistenza di soggetti che in qualche modo stiano percependo indebitamente trattamenti pensionistici di invalidità e prepensionamento per cause di lavoro in realtà non dovuti». La mozione ha richiesto anche la costituzione di un tavolo di cooperazione tra il Comune di Luino, l’Inps, le Aziende Sanitarie e le Associazione rappresentative presenti sul territorio. Due mesi fa il documento incassò una larga bocciatura e, da allora, sul tema ci furono anche polemiche interne alla maggioranza.
Oggi però, alla luce dei fatti di cronaca assume nuovo significato precisando che l’operazione luinese e le indagini a essa ricollegate risalgono al 2012 mentre la mozione del consigliere è di luglio 2014. «Ho presentato la mozione nell’ambito di una campagna nazionale del partito, un caso la coincidenza con l’operazione della Finanza – spiega Cataldo – La mia proposta era anche di attivare controlli incrociati in una logica di cooperazione tra l’ente comunale e l’autorità investigativa; sono soddisfatto dei risultati che hanno raggiunto gli inquirenti». Il componente della maggioranza Pellicini continua: «Alla presentazione della mozione dissi che avrei voluto pensare all’assenza di questo malcostume da noi; l’azione della Lega Nord era far emergere comportamenti e reati che oggi, grazie alle indagini, stanno venendo a galla». Il consigliere prosegue sul fatto che, in alcuni casi, i lavoratori finiti nell’occhio del ciclone avevano segnalato all’Inps di aver trovato lavoro e non di aver più diritto alla pensione di invalidità; segnalazioni che a quanto pare caddero nel vuoto: «Mi auguro al più presto che si faccia chiarezza e si accertino le esatte responsabilità di tutti i soggetti coinvolti – termina Cataldo – I frontalieri falsi invalidi danno una brutta immagine di Luino, un insuccesso per il nostro territorio».