Famiglia e lavoro da conciliare A Varese esempi virtuosi

Varese – Lavoro, famiglia, figli, genitori anziani: indubbiamente stiamo parlando di conciliazione. Un tema molto in voga: lo stesso ex ministro del lavoro Elsa Fornero s’è presa a cuore la materia tanto da inserire nella sua riforma alcuni tasselli importanti, tra la norma contro le dimissioni in bianco e il congedo parentale obbligatorio per i padri. Forse è ancora poco per affrontare un problema tanto complesso, ma quello che conta è che di conciliazione se ne parla molto. E tante parole iniziano a portare anche a qualche fatto concreto.

Sempre più soggetti si stanno infatti attivando, con azioni più o meno tangibili, nel mettere in pratica buone prassi: «Aziende, istituzioni, scuole, stanno progressivamente mettendo a punto alcuni accorgimenti utili alla conciliazione lavoro famiglia» spiega Elena Sartorio, presidente della Consulta femminile della Provincia di Varese. Ci sono istituti scolastici, ad esempio, che permettono di portare i figli a scuola a partire dalle 7.30 del mattino offrendo anche il servizio colazione per permettere ai genitori di raggiungere in tempo il posto di lavoro. Piccoli esempi, ma che, se moltiplicati per i tanti impegni della giornata, possono portare ad un aiuto concreto alla famiglia: «La conciliazione – continua Sartorio – è un’esigenza che deve essere sentita e dunque pianificata da tutti, ma soprattutto deve essere sostenuta da un impianto legislativo adeguato».

I tempi cambiano e con essi le esigenze, aggiunge la presidente della Consulta: «Ci sono sempre più single che si trovano a doversi occupare di genitori anziani, coppie separate dove i figli vengono accuditi da un solo genitore, problemi economici in famiglie dove è presente un handicap». Impensabile delegare tutto alla donna come accadeva un tempo: «I bisogni devono trovare una risposta all’interno dell’intera famiglia, ma soprattutto devono trovare le risposte adeguate nella disponibilità di servizi».

Ed allora anche le imprese giocano un ruolo fondamentale nella conciliazione. A loro viene richiesta soprattutto flessibilità: «Quando si parla di conciliazione lavoro-famiglia si fa spesso riferimento alle esigenze delle lavoratrici – sottolinea Vittorio Gandini, direttore dell’Unione Industriali varesina – ma la famiglia è unica, le esigenze comuni, i ruoli si sovrappongono e si incrociano in esigenze che sono poi legate soprattutto al tempo: quello del lavoro e quello legato alle incombenze dei figli». Una consapevolezza di fronte alla quale la ricerca di soluzioni adeguate «in applicazione anche delle norme esistenti, attraverso, ove possibile, un’ottimizzazione organizzativa, può  trasformarsi in un elemento di competitività delle imprese».

E la stessa Univa in questo campo fa da esempio: «In questa ottica alcuni nostri collaboratori, da poco diventati padri, hanno usufruito dell’opportunità offerta dalla legge, del congedo parentale – racconta il direttore di Univa – uno strumento importante soprattutto per quelle famiglie con madri che non possono godere di tutto il proprio periodo di congedo». Un tema, quello della conciliazione, che Univa ha di recente anche affrontato insieme alle tre sigle del sindacato varesino: con loro è stato firmato un protocollo per mettere a punto una serie di servizi di welfare integrato che possono facilitare gli impegni quotidiani dei genitori-lavoratori, senza incidere sui costi aziendali.
Silvia Bottelli

p.rossetti

© riproduzione riservata