Farfalle tradite dal braccino: la Supercoppa resta a Piacenza

Non basta a Busto una super Diouf: le tricolori rimontano e vincono al quinto set. Parisi costretto più volte a cambiare assetto, ma la Unendo Yama promette bene

Delusione Busto, la 19ª Supercoppa italiana è della Rebecchi Nordmeccanica Piacenza. Nella finale del PalaIper di Monza l’Unendo Yamamay si arrende al tie break. Dopo un primo set dominato in lungo e in largo, le farfalle sono calate d’intensità e precisione, permettendo a Leggeri e compagne di riprendere fiducia. Grande prova di carattere delle emiliane, che alla fine hanno meritato la vittoria.
A Busto non è bastata un’altra prova immensa di Valentina Diouf (autrice di 35 punti). Benissimo anche Lyubushkina (17 punti). Le farfalle hanno pagato anche le condizioni ancora imperfette di Helena Havelkova, sostituita da Degradi nel quarto set. Tra le emiliane grande prova di Di Iulio (24 punti).

Se a Montichiari le farfalle erano partite con il freno a mano tirato, ieri hanno inserito subito il turbo. La premiata ditta Leonardi-Marcon tiene benissimo in ricezione, Wolosz dispensa tocchi vellutati, Diouf picchia forte e Busto prende velocemente il volo.
Con il muro di Marcon siamo già 7-2 e Chiappini spende il primo time out. Piacenza però non riesce a contenere in nessun modo l’ondata biancorossa e al primo stop tecnico viene doppiata: 12-6. Wolosz dà spettacolo con due ace consecutivi e Chiappini prova a migliorare la ricezione inserendo Valeriano per Sorokaite. Ma il set era e rimane uno show bustocco, anche quando Piacenza cambia il palleggio (Caracuta per Dirickx). Il vantaggio biancorosso si fa incolmabile (16-7, 20-9), fino a quando Marcon chiude il set: 25-15.

C’è aria di monologo biancorosso ma non è così, perché nel secondo set Busto rientra stranamente scarica e confusionaria, permettendo così a Piacenza (ancora con Dirickx in regia) di tornare in partita.
Le emiliane ci mettono del loro migliorando la precisione in attacco (dal 31% al 68%). Stavolta è la Rebecchi a scappare, trascinata da una Leggeri gigante. Parisi cambia Pisani con Michel ma Busto non risorge, anzi sono le emiliane a dilagare.
Dopo due set senza equilibrio,

nella terza frazione si viaggia punto a punto. Busto sembra fuggire sul 18-15, Piacenza la riagguanta a quota 22-22. Sale in cattedra sua maestà Diouf che trasforma in oro ogni pallone.
Quiarto e quinto set, però, sono di marca piacentina. Nel quarto sono sempre le emiliane a condurre (massimo vantaggio: 22-15) malgrado Parisi ridisegni la squadra con Camera e Pisani al posto di Wolosz e Michel. E al tie break Piacenza, più fresca e determinata, si issa sul 10-5 e chiude con Sorokaite.