Fatica a digerire: con che cosa ti aiuti?

Immagina la situazione: dopo un pasto molto abbondante o molto ricco e condito, ti sdrai sul divano e senti quella pesantezza sullo stomaco, quel macigno che non va né su né giù, non hai proprio voglia di fare niente… con che cosa puoi aiutarti? Non parliamo di medicinali, quelli subentrano quando c’è un problema persistente di cattiva digestione, ma di altri rimedi che crediamo facilitino il processo digestivo e ci diano sollievo.

In studio, la maggior parte delle persone mi riporta queste due macrocategorie: gli amari/digestivi alle erbe e le bevande gassate tipo coca-cola.

Benissimo, andiamo un po’ più a fondo della questione.

Gli amari “digestivi” o ammazzacaffè o liquori -chiamateli come volete- non sono in realtà “digestivi” affatto e, anzi, più che facilitare la digestione la rallentano.

L’assunzione di alcol, infatti, provoca un’alterazione in negativo, quindi un rallentamento, dei tempi di svuotamento gastrico, che può portare a sonnolenza e ridotta attenzione; in più, l’etanolo è un forte irritante per la mucosa dello stomaco.

Non si deve, poi, sottovalutare il lavoro aggiuntivo che deve svolgere il fegato in seguito all’assunzione di alcolici.

Bisogna poi ricordare che molti amari contengono anche un notevole quantitativo di zuccheri; quindi, se ci pensiamo, sommando questi alle calorie vuote dell’alcol, non solo non abbiamo aiutato il nostro organismo, ma abbiamo aggiunto calorie da gestire.

Semplicemente, si avverte una sensazione “piacevole” di miglior digestione perché il gusto amaro delle erbe stimola le papille gustative e aumenta la secrezione di saliva e di succhi gastrici, avvertendo quella sensazione di leggero bruciore nello stomaco.

Anche per quanto riguarda la coca-cola, il discorso non è molto diverso. Questa bevanda ha un pH acido, pertanto un eventuale effetto pro-digestivo potrebbe manifestarsi solo in soggetti affetti da ipocloridria (condizione per cui si ha una ridotta attività secretoria dello stomaco, e in particolar modo di acido cloridrico). In soggetti sani, l’uso eccessivo di bevande come la coca-cola porterebbe ad un’aumentata produzione di acido cloridrico che si tradurrebbe in un rallentamento del passaggio del cibo nello stomaco e questo andrebbe a favorire l’irritazione della mucosa gastrica, con un aumento delle probabilità di sviluppare reflusso gastro esofageo, gastrite ed ernia iatale.

Quella sensazione di liberazione che si prova dopo aver bevuto bevande gassate è dovuta all’elevato contenuto di anidride carbonica che aumenta la pressione intra-addominale e favorisce la distensione gastrica dando la sensazione di un apparente svuotamento dello stomaco; questa distensione addominale, in realtà, favorisce ulteriore rilascio di succhi gastrici, spesso causa di problemi di digestione. Non parliamo poi del quantitativo di zuccheri presenti nelle bevande di questo tipo… come per tutte le cose, una ogni tanto non fa male, ma attenzione a quando diventa un’abitudine sulle nostre tavole, specialmente se condividiamo i pasti con dei bambini.

Per aiutare davvero la digestione esistono tantissimi altri rimedi che vengono realmente in nostro soccorso: tisane al finocchio, al carciofo, al tarassaco; acqua calda e limone o bicarbonato; la borsa dell’acqua calda; infuso di salvia e camomilla… o anche una semplice passeggiata!

Con questo discorso non voglio creare allarmismi e vietare l’uso né di una né dell’altra categoria; ma cerchiamo di capire che queste tipologie di bevande NON aiutano la digestione, anzi, spesso hanno proprio l’effetto contrario a livello fisiologico, anche se magari la prima sensazione è di un piacevole sollievo. Chiamiamo le cose con il loro nome e non nascondiamo il desiderio di berci un buon amaro alle erbe dopo una cena soddisfacente dietro alla frase fatta: “perché aiuta a digerire”.

Laura Nardi - Biologa nutrizionista