Fauna selvatica, Regione Lombardia risarcisce gli agricoltori: 2,4 milioni per danni alle coltivazioni

Alla provincia di Varese 92.500 euro per 45 aziende danneggiate da cinghiali, corvidi e altri animali.
Tutte le richieste lombarde del 2025 sono state liquidate integralmente grazie a fondi regionali e locali.

Regione Lombardia chiude il 2025 con un importante risultato per il mondo agricolo: tutte le richieste di indennizzo per danni da fauna selvatica sono state liquidate integralmente. Lo stanziamento complessivo ammonta a 2,4 milioni di euro, dei quali 92.500 euro sono destinati alla provincia di Varese, a fronte di 45 domande presentate e accolte.

A illustrare il provvedimento è l’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, che sottolinea come la fauna selvatica rappresenti un problema significativo per le aziende agricole. «Parliamo di danni causati da specie come cinghiali, altri ungulati, piccioni e corvidi, capaci di compromettere raccolti, pascoli e strutture», spiega l’assessore.

I risarcimenti riconoscono sia le perdite di produzione agricola sia i danni a recinzioni e strutture aziendali. La somma è stata ripartita tra tutte le province lombarde, ad eccezione di Sondrio, che gestisce autonomamente gli indennizzi tramite l’ente provinciale.

Una copertura totale grazie a fondi regionali e locali

Il finanziamento principale, circa 2,2 milioni di euro, proviene da Regione Lombardia. A integrarlo contribuiscono gli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) e i Comprensori Alpini di Caccia (CAC), fino al 10% dell’indennizzo complessivo.

«Per gli agricoltori, i danni da fauna significano meno raccolto, maggiori costi e incertezza – aggiunge Beduschi –. Non potevamo lasciarli soli di fronte a un fenomeno che non dipende da loro e che le normative limitano fortemente. La Lombardia fa la sua parte, mentre continuiamo a sollecitare l’Unione Europea per strumenti più efficaci di gestione della fauna. Difendere chi produce cibo significa proteggere un patrimonio economico, sociale e ambientale del nostro territorio».