Fdi contro le “carriere alias” nelle scuole: riscoppia la polemica in Lombardia

Mozione del partito di Giorgia Meloni in Consiglio regionale contraria alla possibilità per le persone transessuali di usare in classe il nome che corrisponde alla propria identità di genere, differente da quello anagrafico. Insorge la sinistra: "Come il generale Vannacci"

MILANO – Tornano le polemiche in Lombardia per la mozione di Fratelli d’Italia, all’ordine del giorno della prossima seduta di Consiglio regionale del 12 settembre, contro le carriere alias nelle scuole, ossia la possibilità per le persone transessuali di usare in classe il nome che corrisponde alla propria identità di genere, differente da quello anagrafico. La mozione (primo firmatario l’esponente di Fdi Giacomo Zamperini), che era già stata presentata lo scorso giugno, era stata poi rinviata a settembre. Adesso il documento è pronto per essere discusso in Aula.

Il fondatore de ‘I Sentinelli di Milano’, il consigliere regionale del ‘Patto Civico’ Luca Paladini, parla di una “mozione transfobica senza precedenti” e di “un attacco all’autonomia scolastica che contrasteremo con tutte le nostre forze”. Paladini, nella sua denuncia, allega anche una mail inviata alle scuole dal consigliere regionale di Fdi Pietro Macconi in cui viene messa nero su bianco la richiesta al ministero di “intervenire in ragione del contrasto alla diffusione della carriera alias nelle scuole” che “desta giusta preoccupazione nelle famiglie” per “un’innaturale ideologia volta alla fluidità di genere”. Parole che secondo Paladini rappresentano “un delirio scritto da un consigliere regionale. Questi – conclude – fanno concorrenza al generale Vannacci”.