23 Ott 2012
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VARESE Ricoverati nel reparto di Pediatria dell’ospedale Del Ponte alcuni bambini che potrebbero aver contratto la salmonellosi. «Non è ancora certo – spiega il primario, Luigi Nespoli – Ma da alcuni esami effettuati sulle feci sembrerebbe salmonella. In ogni caso, stiamo ancora compiendo le analisi del caso. Non si può quindi parlare di epidemia». Com’è noto l’infezione si trasmette per via orofecale, attraverso l’ingestione di cibi o bevande contaminate, ma si può contrarre anche attraverso le ferite. Il responsabile è un batterio abbastanza diffuso in natura, che causa per l’appunto la salmonellosi, ovvero una gastroenterite acuta. Il contagio con questo batterio avviene generalmente attraverso l’ingestione di alimenti contaminati: i principali serbatoi dell’infezione sono rappresentati dagli animali e i loro derivati (come carne, uova e latte consumati crudi o non pastorizzati) e l’ambiente (acqua non potabili). Per un adulto sano, le possibilità di contrarre l’infezione a seguito
di un contatto con tali microrganismi sono piuttosto basse. Sono invece a maggior rischio tutti i soggetti più recettivi, come appunto i neonati e i bambini. Questi ultimi quando iniziano a frequentare le scuole dell’infanzia e quelle primarie e, di conseguenza, le mense interne alle strutture risultando, risultano maggiormente esposti al contagio. I batteri della salmonella vengono uccisi se sottoposti a temperature superiori a 70 gradi. Solo una buona cottura garantisce una sorta di sterilizzazione. Intanto, il cambio di stagione porta con sé anche i primi malanni autunnali. Nel reparto di Pediatria, le settimane passate, si sono verificati alcuni ricoveri dovuti a broncopolmoniti. Al Ps dell’ospedale Del Ponte si stanno registrando i primi casi di influenza con febbri, raffredori di stagione e dissenterie. «Ogni anno in questo periodo, ci ritroviamo a combattere con le broncopolmoniti e con i primi casi di influenza». Ma, Nespoli garantisce: tutto normale.
s.bartolini
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