VARESE «Torneremo a dire qualcosa di destra. Guardando con interesse la nuova Lega di Maroni». Per Luca Ferrazzi, ex assessore regionale all’agricoltura e coordinatore provinciale di Fli, è l’ora di «ribattere un colpo» sulla scena politica. Con la sua associazione Ricordare il Futuro, visto che «l’esperienza di Futuro e Libertà è di fatto esaurita – spiega il politico gallaratese – non rinnego quella scelta ma è stata una grande occasione persa per aggregare un’autentica destra moderna alternativa al Pdl. Ormai è evanescente, tra i tatticismi e la rincorsa al centro». Secondo Ferrazzi occorre rilanciare il progetto di una destra moderna, visto che ormai quel che rimaneva di An «si è estinto nel Pdl e non può ripartire dai dinosauri-colonnelli», in uno scenario in cui al
Pdl «servirebbe un rottamatore, ma soprattutto la voglia di cambiare».Da dove ripartire? «Da quel patrimonio di contenuti e valori che non sono stati sconfitti da Berlusconi e La Russa». Tra cui la questione settentrionale. «Ritorniamo al ’98 – spiega Ferrazzi – al congresso di An a Verona fu posto il tema del radicamento sul territorio. Oggi c’è bisogno di ricette forti, se crolla il Nord non c’è margine di ripresa». Lo dice anche Bobo Maroni, a cui si guarda con attenzione: «È l’unica vera novità – secondo Ferrazzi – mi affascina l’idea di un progetto nuovo, sul modello Tosi di una grande forza del Nord che sappia aprirsi e aggregare altri ambienti e forze politiche. Ma Maroni deve rigenerare la Lega, abbandonando secessione e ampolle».
Intanto Ricordare il Futuro raccoglie la sfida di dire qualcosa di destra. «Nasce davvero come «agorà», luogo di confronto – riferimento non casuale – chi come me fa politica per passione è stufo di tatticismi e giochi di palazzo e vuole tornare a dire quello in cui crede. Ad esempio la castrazione chimica per i pedofili. Ma anche battaglie locali forti in modo chiaro, per stanare la politica cerchiobottista e pretendere trasparenza». A partire da Gallarate, dove Ferrazzi ha il suo feudo. «Qui ci sono idee buone e una caratterizzazione territoriale al riparo da capi-corrente, per aprirci a tanta gente nuova, che la pensa come noi. Per primi gli ex elettori delusi del Pdl».
e.marletta
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