Fiat/ Marchionne getta acqua sul fuoco, restiamo in Italia

Torino, 5 feb. (TMNews) – Nessun trasloco all’estero “né per l’oggi né per il domani”, delle funzioni direzionali e progettuali di Fiat. Sergio Marchionne al termine di una giornata che ha visto di nuovo il Lingotto nel mirino delle polemiche ha rassicurato il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, escludendo trasferimenti del quartier generale del Lingotto oltreoceano.

“Marchionne ha spiegato il senso delle ipotesi formulate con esclusivo riferimento a futuri e possibili, ma assolutamente non decisi, assetti societari, senza alcun riferimento ne’ per l’oggi ne’ per il domani a una diversa localizzazione delle funzioni direzionali e progettuali della società” fa sapere il ministero del Lavoro.

La notizia della conversazione telefonica tra Sacconi e Marchionne giunge al termine di una giornata di polemiche e congetture sulle parole dell’Ad del Lingotto, che ieri da San Francisco ha annunciato a sorpresa, che nel giro di due o tre anni Fiat e Chrysler potrebbero fondersi in un unica entità, con un proprio quartier generale negli Stati Uniti.

E se ormai la fusione con Chrysler sembra l’approdo naturale dell’operazione di spinoff, perfezionata lo scorso 3 gennaio, lo spostamento di baricentro della Fiat oltreoceano risulta un po’ più ostico da digerire, anche alla luce dei sacrifici chiesti da Marchionne alle tute blu italiane, in vista della realizzazione di Fabbrica Italia.

La Cgil ha buon gioco nel tornare a chiedere che il governo convochi un tavolo sulla Fiat, con Susanna Camusso che a Milano, a margine della manifestazione di Libertà e Giustizia al Palasharp ha detto: “Mi pare che questa dichiarazione confermi tutte le preoccupazioni che avevamo”.

(segue)

Prs

© riproduzione riservata