Fiera di Varese, si parte Con un’oretta di ritardo…

VARESE Ieri la Fiera di Varese ha aperto. Ma alle 18.53, con quasi un’ora di ritardo rispetto alla tabella di marcia.Colpa delle automobili e dei furgoni degli espositori parcheggiati vicino ai padiglioni della fiera, quindi non in linea con la normativa sulla sicurezza che prevede 12 metri di distanza. Una svista di una o due persone può capitare, la singolarità è che i mezzi hanno tardato a essere rimossi nonostante i continui richiami all’altoparlante e i giri di perlustrazione degli organizzatori. Gli espositori sembrano sordi agli avvisi. «Alle 18 le vie di fuga erano ancora ostacolate dalla presenza di auto e camioncini: non potevamo certo consentire l’ingresso delle persone senza avere spazio necessario per la manovra dei mezzi di soccorso – spiega Nevio Turco, responsabile della sicurezza dei vigili del fuoco di Varese – Anche gli idranti erano in posizione irraggiungibile». Ma non solo: «I mezzi vicino ai padiglioni sono pericolosi per via della benzina, gli impianti elettrici e le bombole di gpl. Per quello devono stare a una distanza di 12 metri». Lo scorso anno l’apertura era stata puntuale. Probabilmente, in questa edizione, ha pesato la concomitanza con la Fiera degli Sposi e la differente disposizione

dei padiglioni. Nessuno, però, si aspettava che gli espositori avrebbero impiegato un’ora a spostare l’auto. Probabilmente erano tutti in ritardo. Nei dintorni, inoltre, il parcheggio era poco perché era anche in corso una manifestazione di canottaggio sul lago. Alle 17.30 le operazioni di montaggio di molti stand erano ancora in alto mare, cosa che dopo la prima mezz’ora ha iniziato a infastidire gli espositori puntuali seduti nelle loro postazioni. Quello che ha avuto più pazienza è stato il pubblico. Un centinaio di persone ha aspettato che la fiera aprisse i cancelli senza dare segni di nervosismo. «Un bel segnale – ha precisato l’ufficio stampa della fiera – Si vede che le persone ci tenevano molto a essere i primi». Gli stand sono di tutti i tipi, con articoli di provenienze geografiche differenti. Tra le eccellenze varesine spicca lo stand di Biumo Inferiore dedicato al Natale. Il presepe più grande è un omaggio alla figura di Giancarlo Garavaglia, il “papà” di Presepi Androni che ci ha lasciato due anni fa. «Abbiamo portato qui in fiera il suo ultimo acquisto in veste di presidente dell’associazione Amici del Presepe» dice Gianni La Mastro detto “Il Benzina”. Questa mattina l’inaugurazione (seguono aggiornamenti).

s.bartolini

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