Finto assicuratore truffa duemila euro ad un’anziana

SOMMA LOMBARDO Le si è presentato sotto casa ieri mattina, poco prima delle 10, quasi la conoscesse da sempre. Trentacinque anni o poco più circa, parlata lombarda, il nome del figlio della donna anziana da usare come un lasciapassare. Per imbrogliarla ben bene.

«Mi manda suo figlio, per i soldi dell’assicurazione», ha detto in tono amichevole lo sconosciuto all’ottantenne sommese perfettamente in forze, che tutte le mattine arriva in centro città con le sue gambe. La donna non ci ha creduto, le è sembrato strano che quell’uomo mai visto prima le chiedesse denaro per conto del figlio. «Ora lo chiamiamo, così glielo dirà lui stesso».

Cellulare alla mano, l’imbroglione ha composto un numero e messo in comunicazione la donna con un complice. Il resto l’ha fatto una linea volutamente disturbata, con vari rumori di sottofondo che hanno confuso la donna convincendola che stesse proprio parlando col figlio. «Se non hai i soldi,

vai in banca», le ha detto la voce dall’altra parte del filo. E lei ci è andata, accompagnata addirittura in auto – un’auto blu metallizzata piccola e bassa – dal farabutto che l’ha aspettata a debita distanza dall’istituto di credito e, intascati 2.100 euro, l’ha riaccompagnata a casa.

Non è la prima volta che accadono fatti simili in zona. Carabinieri e polizia locale avvisano di non dare mai soldi a nessuno. Si chiami piuttosto il comando dei vigili (telefono 0331-9511), il 112 o il 113, ma con il proprio telefono.

f.tonghini

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