Fondazione culturale di Gallarate Il liquidatore alza bandiera bianca

GALLARATE Bruno Cisaro ha rassegnato le dimissioni da commissario liquidatore della Fondazione culturale “1860 Gallarate città”. La decisione è arrivata martedì, con una lettera inviata all’ex presidente Mario Lainati, all’amministrazione comunale e alla Provincia di Varese, ente che per legge vigila su questi organismi.

«Il mio compito è finito – spiegava ieri Cisaro – La Corte dei Conti ha vietato al comune di erogare la somma deliberata, abbiamo cercato altre soluzioni e non le abbiamo trovate». Il riferimento ad un parere della magistratura contabile che ha di fatto congelato i 600 mila euro stanziati da Palazzo Borghi per coprire i debiti con dipendenti e fornitori della Fondazione.
«Un liquidatore senza soldi come fa a liquidare? – la domanda posta dal commercialista gallaratese prima di rassegnare le dimissioni – non sono nemmeno stato in grado di erogare i trattamenti di fine rapporto agli ex dipendenti. Il mio ruolo in questo momento è finito».

«Ne prendiamo atto» la replica dell’assessore alla Cultura Sebastiano Nicosia. Anche perché «lui ritiene di non avere più altro di utile da fare, non vede altre cose fattibili in questa fase che possano giustificare la continuazione del suo mandato». Tutto sta a capire se ora l’ormai ex consiglio di amministrazione deciderà di nominare un nuovo liquidatore. Il quale, però, si troverebbe nella stessa situazione di Cisaro, ovvero senza un soldo in cassa per pagare i debiti. O forse peggio, visto che martedì prossimo è

attesa la sentenza rispetto alla causa intentata da due creditori della Fondazione. Che tramite il loro avvocato Marco Natola hanno già fatto sapere che, in caso di vittoria, solleciteranno l’amministrazione comunale ed il liquidatore affinché diano avvio ad un’azione di responsabilità nei confronti del cda che ha guidato la Fondazione durante gli anni che l’hanno condotta al default economico. La richiesta è quella di valutare la correttezza dei comportamenti ed eventualmente di chiedere di rifondere le perdite, pari ad 1 milione di euro.R. Sap.

f.artina

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