Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, interviene con toni duri sulla recente bocciatura della proposta di introdurre il terzo mandato per i presidenti di Regione. In un post, Fontana definisce la decisione «uno schiaffo in faccia» alle comunità che, tramite il voto, avrebbero voluto confermare amministratori «apprezzati, capaci ed efficienti».
Secondo il governatore lombardo, la scelta è frutto di «ripicche» e «mezzucci» di una politica miope, più interessata al tornaconto partitico che a una visione di lungo periodo. Una critica che si estende oltre il dibattito interno: Fontana denuncia il persistere di un centralismo soffocante, tanto a Roma quanto a Bruxelles, che – a suo dire – continua a penalizzare le Regioni e gli enti locali, ostacolando processi di Autonomia e sviluppo.
«È l’esatto contrario di ciò che auspicano i cittadini – sottolinea – in particolare quelli del Nord, che vedono nel federalismo un’opportunità per far crescere il territorio e l’intero Paese». Le parole di Fontana rilanciano così il tema dell’Autonomia differenziata e riaccendono il dibattito sulle riforme istituzionali e sui rapporti tra Stato centrale e territori.