VARESE Non sarà allo stadio oggi alle 14.30 per Varese-Grosseto, dov’era quasi sempre, e non sarà nemmeno domani al palazzetto per la sua Cimberio. E tutti quanti, in questa due giorni di partite, lanceranno il loro personalissimo “Forza, Bruno”.
Già, perché Bruno Arena è un amico dello sport varesino: tifosissimo del Varese come della Cimberio, presenza immancabile alle partite delle squadre della sua città. In queste ore difficili, con il nostro Bruno in un letto d’ospedale dopo il malore che l’ha colpito nella serata di giovedì, tutto il mondo dello sport si stringe attorno a lui e alla sua famiglia.
<E’ uno di noi – dice il team manager del Varese, Silvio Papini – uno che nei momenti importanti della nostra società ci è sempre stato vicino. E’ sempre stato un biancorosso: da ragazzo ha vestito anche la maglia del Varese, nelle giovanili. E su questa cosa scherzavamo sempre, perché io lo prendevo in giro: “Ma in che ruolo giocava, uno con il fisico come il tuo?”. Io lo vedevo come un Corti>.
Tanti gli episodi che legano Bruno Arena al Varese: <L’ultimo, i playoff dello scorso anno contro la Sampdoria: abbiamo visto insieme entrambe le partite, e con noi c’era anche Gigi Cagni che non so come mai conosceva benissimo Bruno. Da parte di tutto il Varese, arrivi il nostro “Forza”: non fare scherzi, e ricordati che in serie A ci dobbiamo andare insieme. Ti aspettiamo al solito posto>.
Calcio, ma anche basket. <E’ un grande amico – dice con un velo di commozione il presidente della Pallacanestro Varese, Cecco Vescovi – uno sempre in prima fila quando c’è da tifare Varese. Siamo vicini a lui e alla sua famiglia, e ovviamente lo aspettiamo al palazzetto. Non possiamo fare altro che pregare per lui>.
A Bruno Arena è legato un ricordo bellissimo di Vescovi: <In occasione della mia partita d’addio – racconta il Cecco – lui era in campo e, come sempre, faceva il pirla. A un certo punto finse una protesta contro l’arbitro e se ne andò dal campo prendendo il tunnel degli spogliatoi: prima di imboccarlo, buttò in aria il pallone. Che ovviamente finì nel canestro: il boato di Masnago gli fece capire che aveva segnato, e lui rientrò in campo esultando. Tutti noi, in campo, eravamo per terra per le risate: indimenticabile>.
Anche coach Vitucci vuole fare arrivare la sua vicinanza a Bruno Arena: <Un uomo di basket e un grande tifoso di Varese: ovviamente, ci auguriamo che tutto si risolva per il meglio e di vederlo presto al palazzetto per le nostre partite>.
Francesco Caielli
a.confalonieri
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