VARESE – Negli ultimi mesi Forza Italia in provincia di Varese sta dando più di un grattacapo agli alleati del centrodestra. Da un lato, a Villa Recalcati, governa con il Partito democratico in una maggioranza di secondo livello solida e dichiaratamente “programmatica”. Dall’altro, a Palazzo Estense, gli azzurri si ritrovano sempre più spesso in sintonia proprio con i Dem e con il sindaco Galimberti, attirandosi accuse di essere diventati la stampella dell’amministrazione.
Le tappe dell'”inciucio”
Tutto è esploso dopo il voto sul canile, quando in consiglio comunale Forza Italia ha scelto di sostenere la linea della maggioranza, scombinando i piani di Lega, Fratelli d’Italia e Lombardia Ideale. Poi il bis: in commissione Bilancio, sul tema dei ristorni dei frontalieri, gli azzurri hanno nuovamente convergito con il Partito democratico, firmando insieme un appello al governo affinché riveda i criteri che hanno escluso Varese da 4 milioni di euro di ristorni. Una presa di posizione che Lega, Fdi e Lombardia Ideale hanno definito senza mezzi termini “uno strappo”.
L’ambiguità di Forza Italia in Provincia
Al centro della vicenda c’è poi Giacomo Iametti, vicepresidente della Provincia e figura di riferimento degli azzurri nei rapporti istituzionali. A lui si chiede se queste convergenze ripetute siano i segnali di un “campo larghissimo” in costruzione. La risposta è un curioso dribbling: «A Villa Recalcati – afferma – c’è una maggioranza coesa sui programmi. A Palazzo Estense, lo dico da osservatore esterno, Forza Italia fa scelte di buon senso, moderate e nell’interesse dei cittadini».
Un equilibrio che però non scioglie il nodo politico. Perché in Provincia gli azzurri governano serenamente con il centrosinistra, mentre in Comune contribuiscono – su temi significativi – ad allargare la maggioranza di Galimberti, lasciando il centrodestra spiazzato. Una posizione “ibrida” che alimenta malumori e interrogativi all’interno della coalizione.
Iametti, però, getta acqua sul fuoco: «I rapporti nel centrodestra sono ottimi. In Provincia ci sono spesso convergenze più ampie, e sui tavoli ai quali partecipo c’è un clima di collaborazione». Tradotto: nessun problema.
Resta il fatto che, tra Villa Recalcati e Palazzo Estense, Forza Italia continua a muoversi con una certa libertà di manovra. Un po’ di qua e un po’ di là, mantenendo aperti entrambi i fronti. E lasciando gli alleati a chiedersi fino a quando questo doppio binario potrà tenere, soprattutto in vista delle amministrative del 2027.













