Forza Pira. Sono in arrivo i rinforzi

L’attaccante va ko: frattura al piede sinistro. Ora all’orizzonte un’ala e un bomber da 20 gol

Domenica c’è il Chieri ma le questioni extracampo impegnano la mente del Varese. Che, anzitutto, deve leccarsi le ferite: ai box, dove già ci sono Claudio Bonanni e Andrea Granzotto (la loro indisponibilità dovrebbe portare al ritorno in campo di Francesco Luoni), è finito infatti anche Luca Piraccini: la radiografia al piede sinistro del bomber ha rilevato una frattura al quinto metatarso, che lo terrà fuori versomilmente per un periodo di circa un mese e mezzo o due.

L’infortunio è di mercoledì, sul campo di Varesello: Piraccini ha avvertito immediatamente un movimento sbagliato seguito da un rumore sospetto e un forte bruciore al piede. Volendo sapere subito l’accaduto, il “Pira” non ha aspettato il giorno seguente per sottoporsi ai test ma, accompagnato da Giampaolo Calzi, si è diretto all’ospedale di Borgomanero per una lastra che ha svelato l’entità dell’infortunio.

Fiducia guadagnata

Il dispiacere è forte, le terapie inizieranno a breve ma quello che conta anzitutto è l’appoggio totale e incondizionato della società, che ha detto al giocatore di non preoccuparsi perché il Varese – che ha anima e cuore – aspetta chi dà tutto per la maglia biancorossa: «Non posso spiegare quanto sia dispiaciuto – le parole del “Pira” – era un momento positivo per me e non ci voleva. Mi rincuora la fiducia della società, del mister e della squadra, anche e soprattutto in un momento così vicino alla finestra di mercato: il general manager Paolo Basile, persona eccezionale, mi ha telefonato e mi ha confermato la fiducia nei miei confronti. È un onore essermela guadagnata e mi fa felice sapere di essere in un posto diverso dagli altri: non è facile trovare posti così. Adesso preparo cappellino e bandiera per un po’, poi tornerò e ricomincerò da dove ho, momentaneamente, lasciato».

Attualmente il piede di Piraccini- che essendo quello su cui il giocatore carica complica la situazione – è ingessato, ma nei prossimi giorni sarà liberato in modo da non perdere tono muscolare sul polpaccio e non creare eventuali fastidi all’articolazione della caviglia. Per proteggerlo verrà usato un tutore, che il bomber è andato a cercare proprio scortato da quel Giampaolo Calzi che, secondo i rumors, è destinato a lasciare Varese: il cambio di modulo e le conseguenti gerarchie (dove attualmente Bottone, al fianco di Zazzi, sembra destinato ad essere la prima scelta) ma soprattutto l’impossibilità per un giocatore importante – sotto ogni punto di vista – di dare al 100% il suo contributo frenato da una sfortunata serie di infortuni, dovrebbe spingere la squadra mercato a cercare un giocatore più congeniale ad essere mediano in un centrocampo a 2 piuttosto che in uno a 3 (habitat più naturale per Calzi).

La comprensibile voglia di essere ancora protagonista del giocatore classe ’85 potrebbe così spingerlo altrove, pur rimanendo come punto fermo un rapporto di amicizia e stima che potrebbe aprire a un nuovo abbraccio in futuro: mai dire mai, considerando che nel momento in cui il giocatore si infortunò al ginocchio e le prime impressioni presentarono un problema ben più grave di quello che poi fu effettivamente riscontrato dagli esami (si parlò infatti di un possibile interessamento del crociato, che a logica avrebbe anche potuto condizionare il proseguo della carriera del centrocampista), dal cuore della società si pensò a un ruolo attivo dentro il Varese per lui.

A tre giorni dal big-match a Masnago col Chieri, in nessun modo decisivo, ma assolutamente importante, l’attenzione si è così inopportunamente spostata sul mercato, dove il Varese stava provando – ormai senza successo dopo le voci circolate: un aspetto su cui la società, come la squadra, deve continuare a lavorare per compiere il suo necessario percorso di crescita – a lavorare sotto traccia: aperta la caccia a un’ala, un centrocampista adatto al 4-4-2 e subito pronto e, ora, anche a una punta (che Piraccini, ancora una volta da incredibile uomo squadra, accoglierebbe come «un valore aggiunto per raggiungere l’obiettivo, che è l’unica cosa che mi e ci interessa»; anche perché, proprio come il bomber ha dimostrato, chiunque può conquistarsi un posto con pazienza, lavoro e sacrificio).

A rinforzare la pattuglia sulle fasce è pronto il classe ’89 Giacomo Innocenti, che ha salutato il Seregno (serie D girone B) e che domenica potrebbe già seguire il big match dalla tribuna del Franco Ossola. Un’ala che ben si adatta al 4-4-2, che ha gol nei piedi (l’anno scorso nel Venezia campione del girone C di serie D furono 9 su 29 presenze; nel precedente ad Acqui Terme 8 in 20 presenze) che porterebbe respiro – ma anche sana e opportuna competizione – a Andreas Becchio e Mattia Rolando.

Mentre a centrocampo si vagliano diverse opportunità, in attacco sembra a un passo un nome da almeno 20 gol già circolato la scorsa estate.

Novità quindi prossime per la squadra e novità confermate in società. Il CdA, dopo aver formalizzato l’ingresso in organigramma di Aldo Taddeo come vicepresidente, ha ridistribuito le quote societarie, con Paolo Basile e lo stesso Taddeo che detengono ora la maggioranza. Restano poi in società con le quote rimanenti anche i fondatori Gabriele Ciavarrella, Piero Galparoli e Enzo Rosa.