VARESE Francesco Belsito davanti al gip Gianfranco Criscione: «Uno yacht per Riccardo Bossi? Non ho idea di cosa stiate parlando». L’ex tesoriere della Lega Nord è stato ascoltato questo pomeriggio a San Vittore in sede di interrogatorio di garanzia: Belsito non ha risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari rilasciando però dichiarazioni spontanee.«Ha negato ogni addebito respingendo il suo coinvolgimento nella vicenda – dice Alessandro Vaccaro, legale di Belsito arrestato a Genova lo scorso 24 aprile con le accuse di associazione a delinquere e truffa – E ha fornito le sue spiegazioni in merito alle contestazioni mosse contro di lui. Gli investimenti contestati sono assolutamente legittimi. Tra l’altro si è parlato di Tanzia, mentre i Paesi di riferimento sono Cipro e Lussemburgo». Belsito ha sostanzialmente confermato le dichiarazioni rese un anno fa quando l’affaire scosse profondamente la Lega Nord mettendo in discussione la figura di Umberto Bossi.
E un anno fa Belsito disse che Bossi era al corrente degli investimenti in questione. «Ne era al corrente in quanto legittimi – sottolinea Vaccaro – Tra l’altro dopo che l’inchiesta uscì allo scoperto questi investimenti furono disinvestiti e il denaro venne completamente restituito. Francamente questo arresto è un fulmine a ciel sereno». Belsito ha parlato anche dello yacht da due milioni e mezzo di euro che secondo l’accusa sarebbe stato acquistato attraverso un prestanome e messo nelle disponibilità del primo genito di Umberto Bossi. «Le esatte parole del mio assistito – spiega Vaccaro – Sono state: “Non so di cosa stiate parlando. Non esiste alcuno yacht”». Belsito non ha quindi coinvolto la famiglia Bossi nello specifico frangente anche se «chiederemo di essere ascoltati dal pubblico ministero a breve», conclude Vaccaro, mentre Riccardo Bossi si limita ad un lapidario: «Non ho assolutamente nulla da dire». S. Car.
s.bartolini
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