Frank Milana riceve la maglia di Nibali. «Grazie campione, gesto bellissimo»

Il vigile investito durante la Tre Valli ’16 ringrazia a distanza il ciclista, assente all’ultimo istante

«Ringrazio il campione per quello che considero un gesto bellissimo».

Frank Milana, l’agente della polizia locale investito durante l’edizione 2016 della Tre Valli Varesine, ringrazia a “distanza” Vincenzo Nibali. Il golden boy del ciclismo italiano, già vincitore (nel 2015) della gara ciclistica varesina per definizione.

Nibali era atteso ieri al comando di polizia locale di Varese, con tanto di comunicati ufficiali che ne annunciavano la presenza a Varese, per la consegna di una delle sue storiche maglie all’agente ferito in servizio mentre lui macinava chilometri sulle strade della nostra provincia. In sua vece è arrivato il direttore sportivo della Bahrain Merida (la squadra di Nibali) Alberto Volpi. «Nibali avrebbe voluto consegnare questa maglia all’agente Milana – ha detto Volpi – al termine dell’edizione 2017 della Tre Valli. Ma non ha vinto, gli era sembrato di sminuire il gesto e non era decisamente soddisfatto della gara fatta».

Nibali non c’era nemmeno ieri: «Avrebbe voluto essere qui – ha detto Volpi – ma aveva degli esami medici non rinviabili ai quali sottoporsi. Settimana prossima sarà sottoposto a intervento chirurgico per la riduzione della placca alla spalla formatasi in seguito alla caduta durante le Olimpiadi. Ma è a nome suo e a nome di tutta la squadra che voglio consegnare questa maglia».

La maglia che il campione italiano di ciclismo ha indossato durante il Giro d’Italia: «La sua, ci sono le cento stelle un’edizione limitata autografata da Nibali».

Renzo Oldani, presidente della società Binda che organizza la Tre Valli, accanto al sindaco di Varese Davide Galimberti, al comandante della polizia locale varesina Emiliano Bezzon e all’assessore allo Sport Dino De Simone, ha sottolineato: «Oggi rafforziamo ancora di più il legame tra Tre Valli e Comune di Varese. E rendiamo omaggio a un agente ferito mentre svolgeva il suo lavoro – ha detto Oldani – il suo incidente fu per noi un trauma psicologico, per lui lo è stato anche dal punto di vista fisico».

È Milana a raccontare quel trauma: «50 giorni di ricovero in ospedale – ha spiegato l’agente – e diversi interventi chirurgici. In due occasioni ho rischiato la morte causa emorragia. E poi mesi di fisioterapia». Dieci mesi di calvario: da settembre 2016 a luglio 2017. È finita? «No – spiega Milana – purtroppo non mi sono ancora ripreso completamente da quell’incidente. I dolori sono quotidiani».

Milana si tiene lontano dalle polemiche, anche in occasione della Tre Valli 2017, sollevate dai suoi colleghi sulla sicurezza della gara: «Non so nulla dell’argomento io sono un operativo».

E alla domanda la società Binda gli è stata vicino in questo frangente spiega: «Oldani mi ha contattato. Qualcuno ha chiamato il comando qualche volta».

Dell’incidente non ricorda nulla: «Ricordo il dopo. Ricordo il dolore. Chi mi è stato accanto sempre sono stati i miei colleghi. E non è ancora finita». E sulle indagini in relazione all’incidente Milana risponde: «Attendo ancora la conclusione delle indagini».