LAVENA PONTE TRESA Frontalieri del crimine in azione. Residenti nel Varesotto con la passione per i furti nella zona del Luganese. È quanto emerge da una serie di controlli della polizia cantonale che nel corso dei giorni a ridosso del week end di Pasqua hanno portato all’arresto di quattro persone, tre delle quali di nazionalità italiana, tutte domiciliati a ridosso del confine con la Svizzera o in un raggio di pochi chilometri da Lavena Ponte Tresa. Per le autorità sono responsabili di una serie di furti in serie commessi nel fine settimana pasquale in Ticino a ridosso dalla frontiera con l’Italia.
Obiettivi dei malviventi erano case ed appartamenti. «Per questo – chiariscono dalla polizia cantonale – non possiamo escludere la responsabilità degli arrestati in una quantità indefinita di episodi analoghi». Così si spiega anche il massimo riserbo sull’identità degli arrestati e sui complici ancora in fuga. Di certo c’è che fermi di polizia sono già stati convalidati dal giudice mentre le inchieste, condotte dal procuratore Mario Branda e dalla sostituta Chiara Borelli, puntano ora a sviscerare il giro criminale dei pendolari del furto emerso con i tre blitz.
Il primo, in ordine di tempo, è scattato venerdì 10 aprile alla frontiera di Ponte Tresa. A pochi metri dalla linea di confine, infatti, è stata intercettata una cittadina straniera domiciliata nel Varesotto. Bloccata e perquisita dalle guardie di confine è stata trovata in possesso gioielli di ed orologi del valore di svariate migliaia di euro che secondo gli agenti, sono il frutto di ripetute effrazioni commesse nel Malcantone. Il giorno dopo a Lugano a finire nel mirino sono stati tre uomini, tutti provenienti dal Varesotto, sorpresi durante un tentativo di furto con scasso in una palazzina. Due sono stati immediatamente arrestati mentre il terzo è riuscito a fuggire ed è ora ricercato. Con loro
avevano attrezzi da scasso e diversi oggetti di valore prelevati in due appartamenti dello stesso stabile. Poche ore dopo, in serata, a Neggio, il terzo episodio della serie. Questa volta a lanciare l’allarme è stata la vittima di un furto con scasso che, resasi conto dell’effrazione, si è messa in contatto con la polizia cantonale. Così gli agenti, intervenuti sul posto, hanno intercettato una coppia vicina ad un’auto. L’uomo, però, è riuscito a dileguarsi nei boschi mentre la donna, italiana e residente nella fascia di confine, è stata bloccata. Nell’auto, poi, è stato recuperato materiale proveniente da altri furti. Ora le inchieste proseguono per accertare le responsabilità degli arrestati e catturare i due ricercati.
b.melazzini
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