Frugoli è l’unico a far paura al Varese. Scapinello, tradito dall’emozione?

Dopo un buon primo tempo, la squadra è calata. Le pagelle di Emanuele Barbati

Incolpevole sui gol del Varese, subisce gli episodi da cui nasce la doppietta di Scapini. Infatti è chiamato in causa praticamente solo in queste due circostanze.

Attento, solido e concreto nei primi 45’, soffre la velocità di Becchio nella ripresa. Prova quasi sufficiente, ma comunque migliore rispetto alle ultime uscite.

Sempre puntuale di testa viene superato solamente dai rimpalli sulla prima rete biancorossa. Regge bene anche quando i suoi compagni vanno un po’ in confusione.

Tanti anticipi ben fatti nel primo tempo. Poi inizia ad appannarsi ed è sovrastato da Scapini in occasione del raddoppio del Varese.

Nella prima frazione è il migliore dei suoi: tanta intensità e pure un ottimo colpo di testa che sfila a lato di poco. Poi cala nel secondo come tutta la squadra.

Tanta corsa come al solito per l’8 rossoblu e nel primo tempo anche buone geometrie. Nella ripresa cala con il passare dei minuti fino al cambio (dal 29’ st : buon impatto sulla partita cerca di farsi dare la palla e si rende pericoloso con un bel mancino).

Diligente ed equilibrato cerca di normalizzare la manovra dei suoi con passaggi sicuri, ma non banali. Poi la benzina finisce ed è costretto agli straordinari.

Tanta grinta per il giovane classe ’99 che non sfigura al Franco Ossola. Prestazione compatta, un po’ irruente alle volte, ma comunque convincente (dal 12’ st : una splendida percussione in area nel finale. Non riesce a far svoltare la partita).

Nei primi minuti di gioco non si vede, poi entra in partita e inizia a macinare chilometri salvo poi sparire nuovamente nella ripresa.

Cerca spesso il dialogo con Frugoli, facendo bene la sponda per i suoi inserimenti. Dialoga bene con i suoi compagni e si fa vedere sotto porta con un buon colpo di testa nei primi minuti di partita (dal 24’ st : Non è una partita qualunque per lui è in effetti l’emozione di ritornare al suo Franco Ossola si vede. Al contrario di lui).

È sempre lui il più pericoloso della Varesina: cerca il dialogo, prova a creare superiorità numerica, ma poi viene servito poco dai suoi compagni. Nel secondo tempo ci prova senza efficacia, spesso raddoppiato e soffocato dagli avversari.