Fulmine a ciel sereno su Mucci «Illegittima la nomina all’Asl»

GALLARATE La nomina di Nicola Mucci a direttore generale dell’azienda sanitaria locale di Sondrio è illegittima. A stabilirlo è il tribunale amministrativo regionale di Milano, che lo scorso 22 novembre ha accolto un ricorso contro l’incarico affidato all’ex sindaco.

La sentenza, depositata ieri, accoglie la richiesta di Giovanni Cappuccio, dirigente scolastico nato a Palermo nel 1942, inserito lo scorso anno nell’elenco dei soggetti idonei alla nomina di direttore generale delle Asl e degli ospedali lombardi. Sua la contestazione, oltre che nei confronti di Mucci, anche di Alessandro Visconti, dg degli istituti clinici di perfezionamento di Milano, e di Giuseppe Tuccitto responsabile dell’azienda sanitaria di Pavia.

Quest’ultimo, ex generale della Guardia di Finanza, è però deceduto il 25 luglio. Mentre per Visconti i giudici amministrativi hanno riconosciuto la legittimità della nomina. Solo Mucci, dunque, vede traballare la poltrona da 180 mila euro lordi l’anno per la quale, giusto un anno fa, lasciò la carica di sindaco di Gallarate.

Quali, però, le ragioni che hanno portato all’accoglimento del ricorso? L’ex primo cittadino, tra i requisiti presentati, ha inserito la sua esperienza come dg della “Previtali e Mucci”, società operante nel ramo assicurativo e immobiliare. Ora, questa azienda ha «una struttura organizzativa molto semplice, basata soltanto su tre addetti», si legge nella sentenza.

Inoltre, tutti i soci hanno pieni poteri. Insomma, «non emerge quale potesse essere il ruolo di un dg in una siffatta compagine societaria», che gli stessi giudici definiscono «a conduzione familiare». Del tutto «priva di fondamento» è anche secondo il Tar la «pretesa» di spendere la carica di primo cittadino. «Quella di sindaco non è una figura gestionale», visto che questo ruolo spetta «ai dirigenti» del Comune.

«Il Tar ha dato un’interpretazione molto restrittiva, in comune Mucci ha svolto un’attività di natura sostanzialmente dirigenziale», ribatte Giancarlo Beraldo, avvocato dell’ex capo della giunta.

Una questione, questa, che «verrà sottoposta al Consiglio di Stato: stiamo già lavorando al ricorso e chiederemo una sospensiva». I legali ribadiranno anche un’eccezione già sottoposta al Tar. Secondo la difesa la questione sarebbe dovuta essere sottoposta prima alla magistratura ordinaria. Una posizione sostenuta anche «da alcune sentenze in altre Regioni».

Il collegio giudicante ha però ritenuto di dover procedere, arrivando a dichiarare illegittima la nomina di Mucci. Il quale comunque dovrebbe rimanere alla guida dell’Asl. «La decisione compete alla Regione, che però si è costituita in giudizio a difesa della propria delibera», conclude Beraldo, «una rimozione sarebbe una scelta affrettata e non giustificata».
Riccardo Saporiti

s.bartolini

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