«Fuori i partiti dalla Blini» Pd e sindaco sono d’accordo

«Fuori i partiti dalla Fondazione Blini». Pd e sindaco d’accordo dopo una discussione incandescente in commissione cultura. Sulla modifica della convenzione tra Comune e Provincia riguardante la fondazione giovanile intitolata al bustocco Giovanni Blini il clima si scalda. Non è una novità, visto che in questi anni, per stessa ammissione del sindaco Gigi Farioli, «per colpa di tutti la vita della Fondazione è stata caratterizzata da difficoltà di nascita e di sopravvivenza, non è decollata per via dei pregiudizi politici sul nome di Blini». Ora nel nuovo testo

dell’accordo tra palazzo Gilardoni e villa Recalcati, che domani sera sarà discusso in consiglio comunale, le cose cambiano: il Comune diventa a tutti gli effetti socio fondatore (prima lo era solo la Provincia) e il Cda – quello attuale è formalmente decaduto – avrà cinque componenti designati da Busto Arsizio con l’avallo della Provincia, con il sindaco pro-tempore della città come amministratore unico dell’ente, mentre l’ex liceo artistico di piazza Trento e Trieste sarà assegnato solo in piccola parte (i locali non occupati dalle scuole superiori) alla Fondazione stessa.

Ma quando in commissione Marta Tosi (Manifattura Cittadina) chiede di «conoscere i bilanci e l’attività» dell’ente per poter affrontare il dibattito consiliare «con dei dati concreti in mano» e Farioli risponde dicendo che «i bilanci non hanno nulla a che fare con la convenzione», il clima si fa incandescente, con un botta e risposta di accuse tra sindaco e rappresentanti dell’opposizione. Alla fine la situazione si ricompone e addirittura tra Pd e Farioli nasce un asse per modificare la nuova convenzione. Merito di Valerio Mariani (Pd e già membro dimissionario del Cda della Blini) e della sua proposta di «lasciare fuori la politica e i partiti dalla Fondazione Blini, per fare posto nel Cda ai rappresentanti delle associazioni giovanili che hanno più titolo di occuparsi dell’ente giovanile». Proposta che Farioli accoglie e promette di inserire nella convenzione prima di domani: «Una fondazione giovanile che faccia da braccio operativo alle amministrazioni comunali è un’opportunità che vale la pena portare avanti» sottolinea il sindaco.

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