Furti sistematici all’Esselunga di Biandrate: dipendenti sottraevano merce per 2.000 euro al giorno

Scoperta una rete di ladri tra i lavoratori del polo logistico: sequestrati prodotti per oltre 50.000 euro. Coinvolta anche la moglie di un indagato.

Biandrate, furti a catena nel centro Esselunga: 4 lavoratori indagati per un colpo quotidiano da 2.000 euro

Per due anni, tre dipendenti della logistica in servizio presso il centro distribuzione Esselunga di Biandrate (Novara) hanno orchestrato un sistema collaudato per rubare merce ogni giorno, con un bottino stimato in circa 2.000 euro quotidiani. La scoperta è arrivata grazie a un’indagine della Squadra Mobile di Novara, avviata dopo una denuncia presentata dal responsabile della sicurezza dello stabilimento.

Il centro, una struttura imponente da 200.000 mq in cui transitano articoli per milioni di euro, è diventato teatro di un vero e proprio furto seriale che ha coinvolto un capo turno italiano di 36 anni, un carrellista originario dello Sri Lanka di 46 anni con precedenti penali e un carrellista ucraino di 49 anni. Tutti erano dipendenti di un’importante azienda esterna operante all’interno del polo logistico.

Durante i turni mattutini, i tre sottraevano bancali interi di merce, tra cui alcolici pregiati, generi alimentari e articoli della raccolta premi Fidaty, nascondendoli con abilità all’interno dei magazzini.

Il sistema di uscita era affidato a un complice esterno, un 32enne italiano incensurato residente nel Milanese e dipendente di una ditta che si occupava di ricaricare i distributori automatici interni al centro. Ogni giorno, l’uomo prelevava la merce e la nascondeva nel furgone aziendale, riuscendo a farla uscire dal magazzino senza destare sospetti. Parte dei prodotti veniva restituita agli altri tre complici, mentre il resto veniva trattenuto da lui.

Le successive perquisizioni ordinate dalla Procura di Novara hanno permesso di recuperare merce per un valore complessivo di oltre 50.000 euro, custodita nelle abitazioni dei sospettati a Novara e Rho (Milano). Coinvolta anche la moglie di uno degli indagati, accusata di aver aiutato il marito nella gestione della refurtiva.

Tutti e quattro gli uomini sono attualmente indagati per associazione a delinquere finalizzata al furto aggravato. Nei prossimi giorni saranno ascoltati dal Giudice per le indagini preliminari.