Furto “chirurgico” al cimitero di Arcisate: sparite croci e statue di bronzo nella notte. Opera dei rom?

I ladri hanno agito con precisione, svitando gli ornamenti da un’intera fila di tombe senza lasciare segni di devastazione. Indagini in corso su possibili bande specializzate nel traffico di metalli.

ARCISATE – Un’azione silenziosa e pianificata nei minimi dettagli. Nella notte tra sabato 11 e domenica 12 ottobre, ignoti si sono introdotti nel cimitero di Arcisate portando via croci di rame, statue di bronzo e altri elementi ornamentali da un’intera fila di tombe. Il furto è avvenuto senza atti vandalici evidenti: gli oggetti sono stati rimossi svitando con cura viti e fissaggi, tanto che a un primo sguardo le tombe sembrano ancora intatte.

Solo da vicino si notano i segni del passaggio dei ladri: bulloni divelti e spazi vuoti dove prima c’erano croci e simboli religiosi. L’area colpita è quella destra del camposanto, dove si trovano diverse sepolture storiche.

Il modus operandi fa pensare a bande esperte in furti di rame e bronzo (quasi sempre di etnia rom), un fenomeno purtroppo diffuso in molte regioni italiane e spesso collegato al mercato nero dei metalli. Gli oggetti trafugati vengono di solito fusi o rivenduti, rendendo difficile ogni recupero.

Il cimitero di Arcisate è dotato di telecamere agli ingressi di via Rimembranze e via General Cattaneo, ma non dispone di sistemi di videosorveglianza interni. Le forze dell’ordine stanno analizzando le immagini disponibili e raccogliendo testimonianze per individuare i responsabili di un furto tanto preciso quanto inquietante.