G20/ Aperti i lavori ultimo giorno. Brown: continuare a spendere


Londra, 5 set. (Apcom)
– No ad una “exit strategy” anticipata, come richiesto da Francia e Germania, o la ripresa sarebbe minata. Così il premier britannico Gordon Brown ha aperto stamattina i lavori della riunione di Londra dei ministri delle finanze del G20, preparatoria per il vertice di Pittsburgh del 24-25 settembre. Sul tavolo dell’incontro, inoltre, la regolazione dei bonus per i banchieri e l’aumento del bilancio del Fondo monetario internazionale.

“È chiaro – ha detto Brown – che un ritiro anticipato dei supporti, vitali per l’economia, potrebbe minare i segnali provvisori di ripresa che vediamo ora, e condurre and un nuovo crollo negli affari e nella fiducia dei consumatori”.
Secondo fonti britanniche, il documento conclusivo di questo incontro seguirà la linea fissata dal premier, vincendo dunque le resistenze di Francia e Germania. Secondo l’Ocse, i due paesi sono già tecnicamente fuori dalla recessione, mentre il Regno Unito avrà bisogno di un altro trimestre per rilanciare la crescita.

I ministri dovrebbero dunque impegnarsi a non interrompere i pacchetti di stimolo per l’economia, per evitare la “crisi a W” – cioè una nuova caduta dopo l’apparente ripresa.
Commenta Gordon Brown: “Con più della metà dei 5 trilioni di dollari di espansione fiscale ancora da iniziare, credo che una decisione prudente sia che i paesi del G20 portino a termine i piani e i pacchetti di stimolo che sono già stati decisi, ed assicurarsi che vengano implementati in pieno, sia quest’anno sia il prossimo”.

Più delicato potrebbe essere l’accordo sui bonus per i banchieri ed i manager delle banche d’affari. Il premier britannico, dopo la lettera congiunta con Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, ha aggiunto: “Gli stipendi e i bonus non possono premiare il fallimento o incoraggiare a prendere rischi inaccettabili”.
Il cancelliere Darling, però, ieri ha avvisato: non accetteremo proposte “irrealizzabili”, escludendo quindi che l’ipotesi francese di mettere un tetto massimo ai bonus possa entrare a far parte del documento conclusivo del vertice.

I ministri cercheranno anche di trovare un accordo sul finanziamento del Fondo momentario internazionale. Il G20 di Londra dello scorso aprile ha già stabilito un aumento di 500 miliardi di dollari del budget del fondo, ma senza stabilire chi avrebbe pagato le nuove spese. L’Unione europea e gli Stati Uniti hanno già accettato un aumento della propria quota; dopo l’incontro di ieri tra i delegati di Brasile, Russia, India e Cina – al quale ha partecipato anche il segretario Usa Tim Geithner – anche i Bric si sono detti pronti ad aprire le borse, in cambio di maggiore peso negli organismi decisionali del Fondo e della Banca mondiale.
Non dovrebbe mancare, poi, un riferimento all’azione contro il cambiamento climatico, come chiesto dal presidente Barack Obama.

Lbi-Mar

© riproduzione riservata