Gallarate, a scuola esami anche per educazione fisica

Gallarate – Ritornano sui banchi fin da domani mattina alcuni degli studenti delle scuole superiori gallaratesi che devono affrontare il saldo del debito formativo. Con anche qualche sorpresa. Tra le materie da “sistemare” accade anche di trovare l’educazione fisica.

«Succede anche da noi», conferma Carmela Locatelli, dirigente scolastica dell’istituto Falcone. E una delle motivazioni che porta a questo è che spesso, soprattutto le ragazze, non vogliono fare ginnastica perché
«ammettono di vergognarsi a mostrarsi con la tuta». Uno dei motivi, naturalmente, unito spesso al poco impegno nell’affrontare la materia. Ma su questo specifico aspetto proprio la scuola di via Matteotti durante l’anno affronta dei percorsi, con un grosso lavoro degli insegnanti di educazione fisica, proprio nel senso della visione di se stessi, dell’essere più che dell’apparire. Non sempre, purtroppo, con i risultati auspicati.

Al Falcone, che unisce gli istituti alberghiero, grafico e fotografico, è del 35% la media dei ragazzi con giudizio sospeso, con una punta del 41% al secondo anno. «Le verifiche dei debiti servono – conferma Carmela Locatelli -, soprattutto, per quanto riguarda molti ragazzi, per riallacciare i rapporti con la scuola. Si spera che arrivino almeno con una cosiddetta “infarinatura”,, per il loro bene. Perché ricominciare un anno scolastico con un vuoto rende più difficile costruire».

Inizieranno invece giovedì i saldi per 250 studenti del classico e dello scientifico di viale dei Tigli, la cui struttura scolastica in questi giorni è stata interessata da lavori già programmati di sistemazione del tetto e sostituzione di comignoli. «Da noi – spiega il vicepreside Sebastiano Nicosia – viene proposta solo una prova scritta con domande anche di teoria per saggiare l’intero programma». Una scelta proposta ormai da qualche anno, anche per motivi di tempo. «Teniamo presente – aggiunge Nicosia – che la media generale è di circa due esami a testa». Vale a dire, qualcosa come più o meno 500 prove.
Per i circa 200 studenti con giudizio sospeso dell’Isis Ponti le verifiche iniziano sabato 1° settembre, con una prosecuzione lunedì 3 per chi ha più di due debiti da saldare. Nella stessa giornata del 3 settembre tocca anche agli alunni del liceo delle scienze umane del Sacro Cuore.
Chiudono gli istituti Vinci, con il linguistico Piero Chiara e l’aeronautico Ferrarin. Interessato circa il 15% dei ragazzi. Per i quali, comunque, già domani è proposta, dopo i corsi di luglio, una settimana di ulteriore ripasso con i docenti della scuola.

«L’importante – sottolinea il preside Antonio Vinci – è che i ragazzi studino per affrontare le verifiche e non pensino, come purtroppo a volte avviene, che il giudizio sospeso sia solo una dilazione della promozione». Come dire: per chi non studia, il rischio bocciatura è più che concreto. «Il recupero dei debiti serve – conclude Vinci -, certo, queste verifiche devono avere un senso».
Nessun anticipo di ritorno sui banchi di scuola, invece, al Gadda Rosselli, dove il saldo dei debiti è stato affrontato a metà luglio.
Sara Magnoli

p.rossetti

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