Gallarate – Anche questi sono costi della politica. Meglio, costi della democrazia. Sì, perché allestire e sgomberare i seggi, consegnare il materiale necessario alle operazioni di voto nelle 49 sezioni gallaratesi, ha un costo: 10mila euro più Iva.
E menomale che questa somma, per la precisione 11mila e 828 euro, verrà rimborsata al Comune dal ministero dell’Interno, come garantisce l’assessore ai Lavori pubblici Luigi Colombo. Il fatto è che in occasione delle recenti elezioni, Palazzo Borghi ha dovuto affidare l’incarico di allestire le cabine elettorali, quattro per ciascuna dei 49 seggi, e consegnare in tutte le scuole sedi delle operazione di voto il materiale necessario.
Ovvero urne, schede, timbri, matite copiative e moduli per i verbali. Tutto l’occorrente perché i gallaratesi potessero votare per le elezioni del consiglio regionale, della Camera dei Deputati e, gli over 25, anche per il Senato. L’incarico di allestire i seggi è stato affidato alla «EsseElleZeta», azienda di Daverio che ha offerto un ribasso del 5 per cento rispetto alla base d’asta, fissata in 10.290 euro.
Il servizio è stato aggiudicato per 9.800 euro, cui si aggiunge l’Iva al 21 per cento. Il risultato sono i 12mila euro che l’amministrazione comunale ha dovuto anticipare al ministero dell’Interno, al quale ora chiederà il rimborso. Viminale che dovrà versare anche il compenso riservato a presidenti di seggio, segretari e scrutatori. Mentre è il Comune a sostenere i costi per il montaggio dei pannelli che hanno ospitato i manifesti elettorali.
R. Sap.
p.rossetti
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