GALLARATE – Un caso gravissimo scuote la provincia di Varese. Un uomo di 39 anni di Gallarate è stato arrestato con le accuse di violenza su minore e possesso di materiale pedopornografico.
Gli agenti della Polizia di Stato hanno trovato nel suo cellulare oltre 700 fotografie raffiguranti atti sessuali su minori.
L’indagine, coordinata dal pubblico ministero Ciro Caramore della Procura di Busto Arsizio, è partita dalla denuncia della madre delle nipoti dell’uomo, entrambe minorenni, che avrebbe subito attenzioni e molestie da parte dello zio.
La scoperta e l’arresto
Secondo quanto riportato da La Prealpina, la madre, insospettita da comportamenti anomali delle figlie, ha deciso di rivolgersi alle forze dell’ordine.
La perquisizione domiciliare e il sequestro dei dispositivi elettronici dell’indagato hanno portato alla scoperta delle immagini pedopornografiche conservate nel suo telefono.
L’uomo è stato quindi arrestato e condotto davanti al Gip di Busto Arsizio, Anna Giorgetti, per l’udienza di convalida. Durante l’interrogatorio, avvenuto sabato 18 ottobre, il 39enne ha scelto di rispondere alle domande del giudice, senza avvalersi della facoltà di non rispondere.
Due inchieste parallele
Il Gip ha disposto la custodia cautelare in carcere, ritenendo sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e il rischio di reiterazione del reato.
La parte dell’inchiesta relativa al possesso di materiale pedopornografico è stata trasmessa alla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, competente per le indagini su questo tipo di reati, che dovrà ora accertare la provenienza delle immagini e verificare eventuali collegamenti con reti internazionali.
La Procura di Busto Arsizio, invece, continuerà a indagare sulla presunta violenza nei confronti delle nipoti, ascoltando i familiari e raccogliendo ulteriori elementi probatori.
Un caso che ha profondamente scosso la comunità gallaratese, dove l’uomo era conosciuto ma non aveva precedenti.