Gallarate, arriva l’ordinanza “anti-maranza”: ecco di cosa si tratta

Sanzioni più dure, divieti di alcol e vetro, Daspo urbano per i recidivi: il sindaco Cassani vara il nuovo provvedimento contro le baby gang.

Dal 9 maggio al 25 agosto Gallarate sarà interessata da una nuova ordinanza voluta dal sindaco Andrea Cassani per contrastare i fenomeni di “malamovida” e la presenza dei cosiddetti “maranza”. Si tratta della quinta ordinanza in materia, ma questa volta il provvedimento introduce restrizioni più severe, con l’obiettivo dichiarato di scoraggiare i raduni molesti e garantire maggiore sicurezza urbana.

«I maranza non rappresentano un buon esempio per Gallarate, sono persone di cui faremmo volentieri a meno» ha dichiarato il primo cittadino, che ha illustrato il provvedimento anche in una diretta Instagram. Il provvedimento arriva dopo numerose segnalazioni di cittadini e commercianti, e dopo alcuni episodi di cronaca, come la recente rapina ai danni di una donna di 60 anni.

Le aree coinvolte

L’ordinanza riguarda le zone più problematiche della città, tra cui l’area della stazione (piazza Giovanni XXIII e vie limitrofe), via XXV Aprile, via Beccaria, via Ivrea, via Ferruccio e via Bergamo, oltre a zone centrali ritenute sensibili come via Mazzini, via San Giovanni Bosco, via Puricelli e piazzale Europa.

Divieti e sanzioni

Le misure includono:

  • Divieto di consumo e possesso di alcolici e bevande in vetro in strada dalle 17 alle 6;
  • Divieto di vendita per asporto di alcol e vetro (compresi i distributori automatici) dal 9 maggio all’8 giugno nella stessa fascia oraria;
  • Stop agli assembramenti molesti, tra le 21 e le 6, con particolare attenzione a schiamazzi e occupazione di marciapiedi.

Chi trasgredisce potrà essere allontanato per 48 ore. In caso di recidiva, il Questore potrà emettere un Daspo urbano, con divieto di accesso alle aree interessate fino a due anni. In caso di violazione, le pene salgono fino a due anni di carcere e 20.000 euro di multa.

Sono esclusi dai divieti i clienti seduti ai tavoli di bar o ristoranti e chi effettua l’asporto per consumo privato, come nel caso di una cena a casa.